La storia di Maurizio Grano

La storia di Maurizio Grano

Grano Maurizio
Cara Francesca rievocandomi lo zecchino hai sfiorato il mio tallone di Achille, il canto mi ha sempre affascinato, le mie corde vocali non si sono mai affascinate, io cantavo loro mi boicottavano, il dramma che io non me ne rendevo conto. Ricordo il giorno che la mia fidanzatina Cinzia, che non sapeva di esserlo, mi disse che sarebbe andata al “casting” come si dice ora, sto linguaggio inglese non lo sopporto, si dice provino, va beh non divago. Torniamo a noi, corsi subito da mia mamma e gli dissi, la Cinzia va allo zecchino, mamma posso andare anche io allo zecchino? Lei sbianco’ e dopo una pausa lunghissima rispose, ma tu sei stonato, e io mamma vado e imparo, lei Maurizio è impossibile!!! Per farsi perdonare mi regalo’ “la pianolina Bontempi”, disastro assoluto,cantavano e suonavo alla “come viene”!! Passarono gli anni nel frattempo presi possesso della mia comicità e approdai nel cabaret. Il mio gruppo nacque con la fusione tra i Sempreinpistaaa .
Ai tempi facevano piano bar, nacque così i Grano e i Sempreinpista. Alfredo alla voce il maestro al piano ed io mi intercalavo a loro con i miei monologhi comici. Un giorno provai un pezzo canoro con Alfredo, alla mia terza nota, smise ti cantare e mi disse stai al canto come pupo sta a Gulliver.

 

No comments yet. Be the first one to leave a thought.
Leave a comment

Leave a Comment