LO "STUDIO" TELEVISIVO DELL’ANTONIANO

LO "STUDIO" TELEVISIVO DELL’ANTONIANO

Giovedì pomeriggio lo studio televisivo in Via Guinizelli, si è trasformato in un’aula dove, il relatore era Fabrizio Palaferri, produttore esecutivo dell’Antoniano di Bologna.
No, non funziona…
Non sono una giornalista ma semplicemente una blogger appassionata e non sono capace di raccontare un fatto se non ci entro dentro…quindi posso dire di aver partecipato a questa lezione aperta, in compagnia di una classe di seconda superiore, seduta a fianco ad un’importante autrice e a qualche professore. Sulle poltroncine rosse in plastica dello studio, cercavo di carpire ogni parola, ogni messaggio che frettolosamente trascrivevo nel mio quadernino rosa. Così ho scoperto che lo studio è nato nel 1963, sulla falsa riga dello Studio Uno di Roma (ma non è una notizia certa…), che i posti a sedere sono 220 (e lo potranno confermare tutti gli animatori!), che ci sono 7 telecamere collegabili, dotate di cuffia e molti altri particolari “tecnici”. Poi Fabrizio ha illustrato la rivoluzione che ha portato la televisione, dove l’immagine diventava più forte della parola, condizionandone il pensiero. È partito dal treno dei fratelli Lumière alla piattaforma digitale di YouTube spiegando quanto siano veloci e mutevoli questi mezzi di comunicazione. Ha catturato l’attenzione dei ragazzi mostrandogli dei video e confrontandone il messaggio, le inquadrature e spiegando che cos’è un copione e quanti consensi deve raccogliere prima di essere realizzato. Ha parlato di cose pratiche come il cavo di una telecamera e delicate come i modelli che ci vengono proposti, suggerendo di non fruirne indistintamente. Fabrizio, alternava messaggi come: “Un modello non deve diventare il vostro modello” o “l’omologazione è la fine della personalità“, a nozioni mescolandoli con sapienza. Inoltre ha spiegato quanto influisca il lavoro di gruppo in un sistema così complesso come quello televisivo dove ogni particolare è curato da qualcuno, mostrandoci le attrezzature della sala regia. L’ultima tappa è stata in sala di registrazione dove nella stanza dei bottoni c’era Alex Volpi e al di là del vetro i bimbi del Piccolo Coro Mariele Ventre diretti da Sabrina Simoni che stavano registrando una canzone.

Al termine dell’esperienza, ancora una volta, ho avuto conferma che “passione” fa rima con “trasmissione”…

Zucca Zoe

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