Ecco qua.

Sono arrivato all’Antoniano nel dicembre del 1993. Il mio ruolo, all’interno della struttura televisiva, era “montatore”: oggi, con un termine più moderno, sarebbe “editing”.
Confesso che era un bel pò di anni che non mi interessavo per niente allo Zecchino d’oro. Ma è stato facile farsi prendere dalle canzoni che ogni settimana inserivo nel contenitore “La Banda dello Zecchino” che Raiuno metteve in onda tutte le mattine di tutti i week end dell’anno.
Il mio arrivo ha coinciso con la vittoria del “Coccodrillo come fa?”, anche se poi la mia canzone preferita di quell’edizione diventò “Pesciolino rosso“.
Ho conosciuto Mariele, anche se la poca condivisione di cose comuni, non mi ha consentito di conoscerla nel senso più profondo del termine.
In quegli anni, al termine dello Zecchino d’oro, veniva pubblicata una videocassetta VHS con tutti i brani in concorso, scegliendo l’esecuzione migliore tra quelle di tutte le giornate del programma.
Ricordo che Mariele stava seduta in sala montaggio di fianco a me a valutare, per ogni canzone, quale fosse l’esecuzione migliore riguardando le registrazioni della messa in onda di tutte le giornate: attenta, paziente e concentratissima. Credo fosse proprio innamorata della sua musica e dei suoi bambini che formavano il Piccolo Coro.
E di bambini, nel Piccolo Coro, ne ho visti passare un bel pò.
Visi che mi diventavano familiari per poi lasciare il posto ad altri visi, per il normale ricambio generazionale,e  che piano piano mi sarebbero diventati familiari a loro volta.
E quando mi è capitato, a distanza di tempo, di rivedere qualcuno di quei visi familiari che magari guidava già la macchina è stato un bel contraccolpo, la percezione tangibile del tempo che passa!
Per ragioni personali, in quel dicembre 1993, lasciai un impiego a tempo indeterminato per un contratto di 6 mesi con l’Antoniano.
Sono passati più di 23 anni e altrettante edizioni dello Zecchino d’oro e sono ancora qui.
Mi sa che mi sono trovato bene……

Spero che vada bene.
grazie, a presto
Sergio