Mariele Ventre.
Autore: Graziano Cossu
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: cm.120×60
Anno realizzazione: 1997

Questo quadro l’ho realizzato durante il mio periodo romano, esattamente realizzato nel maggio 1997.
In realtà volevo farlo molto prima ma per varie ragioni, più che altro di tempo e luogo adatto (allora ero di carriera in Marina Militare e spesso ero per mare). L’idea nasce dal fatto innanzitutto di ringraziare Mariele perché è stata davvero una signora così paziente nel seguire anche semplici appassionati del Piccolo Coro dell’Antoniano (e anche del coro Le Verdi Note) nonostante avesse fin troppi impegni da seguire all’Antoniano. Eppure non mancava di rispondere non appena possibile alle mie puntali lettere riguardo la conoscenza di tutto il repertorio o curiosità su dove e quando, se mai, fosse stato pubblicato un titolo in particolare e, naturalmente, le anticipazioni su imminenti concerti del Piccolo Coro. Negli ultimi anni mi mandava anche l’ultima edizione in corso de “Lo Zecchino d’Oro”. Purtroppo non sono riuscito a fare il quadro prima della sua scomparsa, ma chi poteva prevederlo. Del resto non volevo fare un quadro di dimensioni usuali. Volevo fare invece una cosa più speciale, come speciale penso che sia stata quella meravigliosa Maestra ed educatrice musicale, e volevo rappresentarla insieme alla sua creazione, il Piccolo Coro, ed inoltre volevo che si capisse che il luogo rappresentato fosse stato un teatro. Il teatro lo volevo deformato, come se l’inquadratura fosse ripresa da un obiettivo grandangolare, tale da poterci fare stare dentro gran parte del coro. Questo per simboleggiare la televisione, media per eccellenza, che non si è potuta sottrarre ai sui concerti. Il ritratto l’ho realizzato con un frame della 31^edizione de Lo Zecchino d’Oro durante la canzone “Il Coro del Creato”
Così feci questo quadro e lo realizzai dopo quasi due anni dalla sua scomparsa. L’Antoniano poi lo pubblicò, insieme ai quadri di altri ben più noti e quotati artisti, sul libro Mariele, a cura di Padre Berardo Rossi, anche lui coautore del Piccolo Coro, e anche lui successivamente scomparso. Io mi ero lamentato di me stesso del mio ritardo e avrei voluto davvero che Mariele lo vedesse, ma fu proprio Padre Berardo (ho ancora la sua lettera come alcune lettere di Mariele) che mi disse che le cose bisogna farle perché si ha voglia di farle, non perché per forza debbano essere viste. Non sono proprio queste le parole ma il senso è quello. Così infine quando è stata inaugurata la Fondazione Mariele Ventre, la sorte del quadro è sta quella di aver trovato una collocazione in quel luogo di ricordi. Non poteva capitare sorte migliore. Sono davvero contento. Ho visto un video polacco, da una VHS, dove venne girato tempo fa un’intervista alla sorella di Mariele e in una parete si nota il mio quadro, in quella stanza, insieme ai quadri degli artisti. Mi ha fatto piacere e penso che quindi il quadro si trovi ancora là. Andatelo a vedere e non solo il mio. Ci sono quadri di grandi autori!
Un caro saluto.

Graziano Cossu