Questo articolo si concentrerà su aspetti dello Zecchino d’Oro che vanno oltre ciò che è comunemente trattato, come le canzoni e i bambini. Non si parlerà delle esibizioni specifiche, perché lo Zecchino d’Oro è un’esperienza visiva, che va vissuta piuttosto che letta. Se vuoi scoprire le emozioni, le storie e la magia dietro le canzoni, è meglio seguirlo dal vivo, dove ogni dettaglio prende vita. Protagonisti fondamentali i piccoli interpreti solisti e i coristi del Piccolo Coro “Mariele Ventre” diretti dal M° Sabrina Simoni.
Se siete tra coloro che pensano, che i bambini abbiano smesso di credere alle favole, probabilmente non riuscireste nemmeno a immaginare l’esistenza di un luogo dove note e parole si seminano come sogni, trasformandosi in canzoni per i più piccoli. Eppure, quel luogo esiste: è un campo dei miracoli musicali, dove ogni anno sboccia un frutto straordinario, lo Zecchino d’Oro, il premio che verrà assegnato alla canzone più bella. Quella che sembra una favola è in realtà una manifestazione musicale, capace di unire generazioni di grandi e piccoli. Dall’esordio milanese del 1959 alla sua consacrazione bolognese a partire dalla terza edizione, questa tradizione si rinnova anche quest’anno, raggiungendo la sua 67a edizione.
Le quattordici canzoni in gara prendono vita grazie a “seminatori di sogni” che arrivano da storie professionali e generi musicali differenti, spaziando dal pop alla musica d’autore, dal rock al folk. Allo stesso modo, i giovani interpreti provengono da angoli diversi dell’Italia, ciascuno portando la propria unicità e il proprio spirito.
Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni, conduttori delle semifinali dello Zecchino d’Oro, hanno già collaborato con l’Antoniano in vari progetti. Carolina, già presentatrice dell’edizione precedente, aveva preso parte a vari progetti, come lo “Speciale Festa dei Nonni” (2012), gli Speciali Festa del Papà e della Mamma (Rai Yoyo, 2015-2017) e, nel 2024, al film “Pigiama Party!” per la Grande Festa dello Zecchino d’Oro. Lorenzo, invece, aveva collaborato con il Piccolo Coro nel 2021 con il brano “Insieme” e come autore nel 66° Zecchino d’Oro con “Puz Puz Puzzola”. Qualche anno fa Lorenzo rispose ad una breve intervista raccontandoci: “La cosa che mi viene più in mente sono gli anni in cui ero molto più grande del target di riferimento dello Zecchino d’Oro, in cui andavo in un campeggio con i miei amici, direi in età adolescenziale sedici, diciassette anni e c’era la cosiddetta baby dance in campeggio. Le hit della baby dance, penso che il 50% siano provenienti dallo Zecchino d’Oro e però la cosa ganza è che tutti poi non possono fare a meno di partecipare a quell’energia, a quell’entusiasmo che quelle canzoni riescono a generare, si balla tutti Il coccodrillo come fa e siamo tutti contenti.”
Alla guida della finale ci sarà il Direttore Artistico dello Zecchino d’Oro Carlo Conti.
Le canzoni in gara saranno giudicate da una giuria composta da adulti, bambini e dal Piccolo Coro dell’Antoniano. Ogni voto contribuirà al risultato finale, che sarà annunciato il 1° dicembre. Oltre al vincitore, verrà assegnato il “Premio Rai Radio Kids” per il brano più radiofonico.
Ma passiamo a scoprire qualche curiosità legata ad alcuni autori meno noti. Rebecca Pecoriello nel 2019 ha interpretato il ruolo di Alice nel musical Il Magico Zecchino d’Oro. In un’intervista per Testimonianze Musicali ci confidò: “Il mio rapporto con lo Zecchino nasce così, sul tappeto della mia cameretta rosa, con il tempo che volava tra una canzone e l’altra. Mamma mi racconta che quando lei usciva a fare spese, chiedeva a papà di prendersi cura di me facendomi fare ciò che più mi piaceva e noi puntualmente finivamo per organizzare concertini domestici sulle compilation dello Zecchino D’Oro. Lui inseriva le cassette nello stereo e io cantavo a memoria tutte le canzoni, comprese quelle in tedesco o in africano (inventandomi una lingua tutta mia ovviamente). Per me lo Zecchino non è stato solo l’inizio di una passione ma anche un primo specchio che mi ha permesso di conoscere me stessa e quello che mi faceva davvero stare bene.”
Tra gli autori troviamo anche alcuni ex coristi del Piccolo Coro degli anni ottanta. Alessio Zini e Sara Casali autori e direttori artistici delle Verdi Note che nel febbraio 2021 si raccontarono in un’intervista.
Irene Menna autrice per la quarta volta alla manifestazione e fondatrice del coro amatoriale “Le Rondinelle” ci riportò: “Ho tanti momenti felici di quegli anni…se qualcuno mi chiede la cosa più bella della mia vita io rispondo la mia famiglia e l’esperienza nel piccolo coro.”
Quest’anno, la 67ª edizione dello Zecchino d’Oro segna l’ultima trasmissione dallo studio televisivo, riportando il festival alle origini, quando era trasmessa dal cinema. Scoprirete il nuovo progetto che rinnova questa tradizione grazie all’intervento dell’architetto Francesca Lenzi, nel podcast Dall’Antoniano di Bologna: Storie di Musica, Cultura, Cura e Solidarietà.
La storia è la base del presente e ignorarla significa non guardare al futuro. Per celebrare i 70 anni della televisione e dell’Antoniano, quest’anno lo Zecchino d’Oro omaggerà due riferimenti storici: il ritorno di Topo Gigio e la rivisitazione di “Zum Zum Zum”, il brano che nel 1968 il Piccolo Coro cantò a *Canzonissima*, riproposto anche nella fiction *I ragazzi dello Zecchino d’Oro* del 2019.
Lo Zecchino d’Oro è da sempre una favola che vive nei cuori di chi crede nella magia della musica e del sogno. Nonostante gli anni e i cambiamenti rimane una storia di speranza, di crescita e di emozioni che continua a vivere, come tutte le favole, grazie alla nostra capacità di crederci.
È una favola che custodiamo per chi l’ha vissuta e per chi ancora la scopre.
Francesca Bernardi
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