Ventesima puntata della rubrica CHISSÀ CHI LO SA?, con ospite Marco Di Tillo, autore e regista poliedrico che spazia dal fumetto alla televisione, dalla radio al romanzo. Un nome legato a doppio filo alla TV per ragazzi, un genere che ha vissuto stagioni indimenticabili e che ha segnato profondamente la storia della televisione italiana.
Tra i programmi più iconici di questo periodo c’è stato sicuramente Il Sabato dello Zecchino, trasmissione nata nel 1983 e andata in onda su Rai 1 fino al 2002. Un programma contenitore per bambini e ragazzi, legato all’Antoniano di Bologna e al Piccolo Coro, che nel corso degli anni ha cambiato nome e formato – diventando prima La Banda dello Zecchino e poi Ma che domenica! – mantenendo sempre il suo spirito educativo e di intrattenimento. Marco Di Tillo, che ha lavorato a questa trasmissione negli anni ’80, ha contribuito a rendere la TV dei ragazzi un punto di riferimento per intere generazioni, un palinsesto oggi purtroppo scomparso.
Nell’intervista, Di Tillo racconta preziosi retroscena del mondo televisivo e riflette sull’evoluzione del panorama autorale e televisivo. Tra i suoi contributi più noti, la creazione del personaggio di Cartella, interpretato da un giovane Piero Chiambretti agli esordi, ispirato a Richetto di Peppino Mazzullo e le Favole Classiche di Topo Gigio

Oggi, oltre alla sua esperienza nel mondo della TV, Marco Di Tillo continua la sua fervida attività di scrittore, arricchendo la sua già vasta produzione con un nuovo libro, Anni lucenti. Una carriera che attraversa diversi linguaggi narrativi, sempre con la stessa passione per il racconto e la comunicazione.
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