“In fila per sei col resto di due” (Format Edizioni) non è solo un libro: è un viaggio nella memoria collettiva, tra le melodie dello Zecchino d’Oro, le voci del Piccolo Coro dell’Antoniano e l’anima profonda di Bologna.
Ora questo racconto ha trovato casa in due luoghi simbolo della città: Bologna Welcome, punto di incontro per chi arriva e per chi resta, e la bottega del Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli, accanto alla stampa The Bologneser No. 164, dedicata a Mariele Ventre.
Da una parte c’è il libro, che intreccia storie musicali, emozioni e identità. Dall’altra, un’illustrazione che omaggia la direttrice che con un gesto gentile ha diretto l’infanzia di intere generazioni. Due linguaggi diversi – la parola e l’immagine – che si incontrano per raccontare un’unica armonia: quella di una città che ha fatto della musica un modo di essere comunità.
Vedere questo progetto in luoghi così vivi e simbolici è un’emozione profonda: significa dare voce a quella Bologna che canta dentro di noi, e che ora può parlare anche attraverso una vetrina, una pagina, un ricordo.
Se passate da via Castiglione o da Piazza Maggiore, fermatevi: c’è un pezzo di Bologna che suona ancora.
Venite a sentirlo.
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