La storia di Vania Tradori

La storia di Vania Tradori

 

Molte bambine sognano di essere principesse, ballerine, cantanti…io sognavo di vivere a Bologna e poter cantare nel piccolo coro dell’Antoniano…ma purtroppo
abitavo e abito tuttora a Torino! Passavo tutto il mio tempo libero a cantare, a perfezionare gli attacchi, a fare a volte il solista e a volte il coro (coadiuvata da tutte le mie bambole), mi cimentavo addirittura nella direzione del mio coro immaginario. Quanti bei ricordi mi legano all’Antoniano, pur senza esserci mai stata. La settimana magica dello Zecchino in TV, seguito in compagnia di nonna e mamma, e la serata finale anche con papà; l’attesa del Natale quando un piccolo pacchettino era il più amato e richiesto: la musicassetta dello Zecchino! E poi subito ad ascoltarla in camera, con il registratore e da più grandicella con il walman! Ho persino alcune cassette con la registrazione delle canzoni fatta mettendo il registratore sotto la TV…vi lascio immaginare la qualità dell’audio! Ma per me erano preziosissime perché mi permettevano di imparare le canzoni subito, senza aspettare Natale.
Poi un giorno di primavera il Piccolo Coro fece un concerto ad Avise, paesino dell’alta Valle d’Aosta, e io, essendo per metà di origini valdostane, non potevo mancare. Non ci sono parole per descrivere l’emozione quando vidi entrare i mitici coristi, sotto l’occhio attento e molto amorevole di Mariele. Un concerto fantastico, soprattutto quando per cantare “Nella vecchia fattoria” chiamarono sul palco i bambini del pubblico a fare i versi degli animali…e io salii veloce, superfelice…non mi ricordo però che verso feci!
Crescendo ho continuato a coltivare la passione per il canto, non ho mai perso un’edizione dello Zecchino, per molti anni ho anche “diretto” (a modo mio) il Piccolo Coro Arcobaleno di Signayes (altro paesino valdostano), insegnando ai bimbi la gioia del cantare insieme, approfondendo con loro i temi delle canzoni e divertendoci molto sia nelle prove che nei concerti.
Il tempo vola e da quasi sette anni sono mamma di due splendide bimbe che adorano il Piccolo Coro. La più grande ha già provato le selezioni da quando a 4 anni, quest’anno parteciperà anche la piccola…chissà se loro riusciranno a realizzare il mio sogno nel cassetto! Certamente quello che stanno imparando grazie alle canzoni dello Zecchino è il messaggio di amicizia, di rispetto, di pace, di semplicità che con testi orecchiabili e a volte scherzosi l’Antoniano continua a diffondere nei cuori di tutti. Grazie ai social media, inoltre, non ci sono più confini, e si riesce ad essere amici di ex coristi, di interpreti e di altri fans con cui scambiare riflessioni, ricordi ed emozioni.
Concludo la mia testimonianza musicale semplicemente ricordando a tutti che “in questo mondo cerotto rotto, che fa fatica a crescere” (45°Zecchino d’oro, Se ci credi anche tu) “dammi retta segui il cuore, e la voce dell’amore, ed il mondo all’improvviso sorriderà; perché vivere nei sogni e sognare nella vita è la sola via d’uscita che al mondo c’è!” (38°Zecchino d’oro, Il sogno più bello).
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