La storia di Sara Garau

La storia di Sara Garau

Salve a tutti,

Mi chiamo Sara Garau e sono qui che scrivo per raccontare la mia esperienza all’Antoniano di Bologna.

Da quel giorno sono passati ben 22 anni, quasi 23, ma ricordo ogni minimo dettaglio come se fosse ieri.

Iniziò tutto una mattina, quando alla scuola materna, distribuirono delle locandine da consegnare ai genitori per informarli che ci sarebbero state delle selezioni di canto per lo Zecchino D’Oro e chi fosse stato interessato, avrebbe potuto far partecipare i propri figli. La sera stessa, feci vedere il volantino a casa e col consenso di papà e mamma, decisi di provare questa nuova esperienza… nuova perché, nonostante conoscessi a memoria tutte le canzoni dei cartoni animati e dello Zecchino D’Oro, non avevo mai seguito lezioni di canto e non avevo mai cantato al di fuori delle mura della mia cameretta; perciò, con l’aiuto di mia mamma, imparai i seguenti brani:

“Il caffè della Peppina”, “Il valzer del moscerino” , “Bolle di sapone” ecc… e dopo una lunga serie di audizioni, mi ritrovai all’Antoniano per l’ultimissima selezione, dove venni scelta… è da li che iniziò a tutti gli effetti questo bel sogno… ero finalmente una delle partecipanti della 37° edizione dello Zecchino D’Oro, con la canzone “Bianco con il giallo” di Cheope e Renato Pareti, che cantai insieme alla piccola Valeria Rofrano, di soli 3 anni, una bambina di Potenza, carina e spigliata.

Ricordo, che non appena mi assegnarono il pezzo, dovetti studiarlo per giorni, sia a casa mia, che a Bologna, durante le prove con la splendida Mariele Ventre, che con la sua pazienza e amore per la musica riuscì ad insegnare a tutti i bambini, inglesi, spagnoli, portoghesi ecc, le canzoni assegnate che andarono in onda dal 24 Novembre del 1994.

Mi sembrava tutto impossibile, io una bambina molto timida che davanti alle telecamere mi disinibivo e cantavo con tutta tranquillità, come se davanti a me non ci fosse nessuno, un po’ come quando “canticchiavo” tra le mura della mia cameretta e invece….. ero in mondo visione!!!

Che bei momenti!!! Starei qui a scrivere per ore…

Non dimenticherò mai le giornate intere trascorse con i simpaticissimi animatori dell’Antoniano, le prove, i preparativi prima delle esibizioni, dove mia madre, con tanto di lacca e ferma ciuffi, si improvvisava parrucchiera per acconciarmi con la solita coda ad un lato e treccina; ed una volta vestita, con la “divisa” consegnata dall’Antoniano, (che ancora oggi custodisco con affetto, per ricordo), ero pronta per salire sul palco.

Quell’anno, a presentare la 37° edizione, c’erano la carinissima Maria Teresa Ruta e il famoso Mago Zurlì, che purtroppo qualche giorno fa ci ha lasciati per raggiungere Mariele Ventre.

Che dire!? Sono fiera di aver partecipato in quell’anno, perché ebbi la fortuna di conoscere proprio loro, persone meravigliose e personaggi storici nella storia dello Zecchino D’Oro, che mai nessuno dimenticherà.

Cino Tortorella, presentatore fantastico, che faceva divertire tutti noi bambini; Mariele Ventre, leggendaria fondatrice e direttrice del “Piccolo coro”, donna dal cuore d’oro, che con l’amore per la musica riuscì ad insegnare, attraverso il canto, i sani e veri valori della vita. Quante le prove con lei al pianoforte, sempre sorridente, perché per lei il sorriso era fondamentale.

Come scordare il giorno della prima serata, quando, poco prima di andare in onda, durante le prove, persi il mio primo dentino… eh si… il mio primo topolino dei denti, arrivò fino a Bologna per portarmi i soldini; quante emozioni in quel periodo, tutte custodite nel mio cuore, come il ricordo di Topo Gigio, il simpaticissimo pupazzetto, icona dello Zecchino D’Oro, che purtroppo, in queste ultime edizioni non ho più visto e che spero di rivedere nelle prossime.

Come posso raccontare la mia esperienza senza citare il “Piccolo coro”, che oggi viene diretto dalla dolcissima Sabrina…anche con loro ho vari ricordi, come le serate trascorse insieme per provare, ma in particolare ricordo una bambina, ormai donna, Lucia Mele, delle quale purtroppo, dalla volta che cambiai casa, persi i contatti, (prima non esistevano i cellulari o le e-mail, ci si sentiva via posta), mentre grazie alla tecnologia di oggi, sono riuscita a recuperare i rapporti con molti dei partecipanti della mia edizione, come Assia Veneruso, Natascia Tarturo, Marco Fantini ecc, con i quali ci sentiamo spesso ed è bello sapere che nonostante il tempo e le distanze, ci sia ancora la voglia di star in contatto e scambiarci le ultime novità…

37-01

Come questa, che ho il piacere di condividere con tutti voi…

Se Dio vorrà, ad Agosto, avrò la gioia di diventare mamma del mio primo figlio e spero, insieme all’aiuto di mio marito, di riuscire a trasmettergli la passione per il canto, perché il mio desiderio sarebbe quello di fargli vivere il mio stesso sogno… LO ZECCHINO D’ORO, che non è solo musica e canzoni, lo Zecchino è: amore, amicizia, fratellanza, valori sani, gioia, e divertimento.

Avrei ancora tanto da raccontare ma non mi basterebbe un mese, perciò vi mando un bacio grande, sperando di essere riuscita a trasmettere con questa testimonianza, la mia felicità e il mio orgoglio nell’aver vissuto questo sogno, chiamato ZECCHINO D’ORO.

Sara Garau

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