La storia di Massimo Antonio Perin

La storia di Massimo Antonio Perin

Ciao Francesca,

sono Massimo Perin, ovvero il Soldato Millepiedi….ti racconto la mia storia sullo Zecchino d’Oro….

Era il 1969, e mia sorella Donata aveva vinto da poco il concorso voci nuove di Recoaro Terme (presentava Corrado)..in casa cantavamo sempre, rompendo le balle ai vicini con il registratore a palla…Frequentava un oratorio dove un prete alternativo (cicca in bocca e chitarra) volle organizzare le selezioni  venete per lo Zecchino d’Oro 1970, proprio al mio paese (Valdagno)…A fine settembre venne proprio  Cino Tortorella al teatro Super, vestito naturalmente da mago, tanto che gli organizzatori misero in piedi qualche trucco da prestigiatore per fare un po’ di spettacolo…Vinsi io la selezione,(con Tippy il coniglietto hippy) assieme ad altre due ragazze del posto, e mi dissero che sarei andato a Bologna alle selezioni  nazionali…Beh, a 5 anni, non avevo idea di che si trattasse..eravamo ingenui, proprio bambini di altri tempi, allevati all’aperto….cantavamo con passione, farlo alla sagra o in tv era la stessa cosa… Anche allo Zecchino, qualche mese dopo, andai in scena senza alcuna emozione, non tanto per sfacciataggine ma perchè non c’era ancora la consapevolezza…mi resi conto che avevo vissuto un esperienza originale solo dopo lo Zecchino, quando mi fermavano tutti, e  dovevo cantarla in ogni occasione.(girai fino a 10 anni, invitatoa varie feste, assieme a un gruppo che faceva musica beat…poi arrivavo io, il rospetto, col soldato Millepiedi)

Giunti a Bologna (fine 1969) mi recai all’Antoniano, trovandoci bambini  da tutta Italia..non ricordo quanti, ero intento a giocare…ho ancora una foto del bar dell’Antoniano, vicino si accedeva a uno stanzino dove ci facevano provare…c’era organizzazione, ma anche bonarietà…..era un   oratorio diretto da padre Berardo e padre Ernesto, frati si, ma tosti…

Dopo una decina di giorni (eravamo alloggiati all’Albergo Roma) tornammo a casa, con il classico “le faremo sapere”….si arrivò così a gennaio , quando squillò il telefono… c’era da tornare a Bologna,questa volta per 8 giorni…mi avevano preso, e mi ritrovai all’Antoniano con gli altri bambini, tra cui tua sorella Barbara..Si ando’ a provare, ogni giorno, e lì conobbi Mariele, persona squisita e carismatica, dolcissima ma estremamente ferma, cosa indispensabile con discoli come me… Ricordo molte cose…la mia canzone la cantai (in sala di incisione ) non più di 3 o 4 volte, ci portarono anche in un parco di Bologna per fare foto per i giornali e per il , ma anche in una stanza interna all’Antoniano (ho le foto).

In Albergo  mi ritrovai con Fabio Orsini,(motocross)  Calderari (il lungo) la Tedeschi (Pupazzo di Neve..con la sua famiglia poi ci frequentammo per qualche anno)…altri erano di Bologna o comunque a 2 ore di strada, forse facevano la spola…Fu una di queste sere che perdemmo l’autobus n.25, e tua mamma ci accompagnò all’Hotel, con una Dyane (rossa, mi sembra). Ricordo bene tua sorella, ma vedendola solo all’Antoniano giocavamo poco assieme (poi io avevo 2 anni di più, a quell’età conta,,)

Infine, si andò in Tv…mi divertii molto (ero una peste, dicono, anche se simpatico)…Si cantava, e poi si tornava più o meno a posto..dietro il palco c’era anche una stanza dei giochi, dove potevamo scatenarci,dopodichè, 10 minuti prima, ci dicevano di far pipì e di pettinarci un po’ (chiaro ,ci pensavano le mamme) e via in scena…come ti dicevo ,non ho mai saputo, fino a pochi giorni fa, cosa sono arrivato…

Però un episodio, riportato da mia madre, me lo ricordo bene…la visita di padre Berardo che passò in hotel, e alla domanda “secondo lei chi vincerà?” rispose “beh, naturalmente la Nave Gelsomina”…!!!!

Va beh, particolari….La canzone più bella di quello Zecchino? Chiaro…”Il lungo il corto e il pacioccone”…alle spalle c’erano nientemeno che Chiosso(paroliere di Buscaglione) e Kramer (altro monumento)…per altro “Il chicco di caffè” è rimasta tra le più note..era ben fatta, dolce , proprio da bambini…per decenni penso sia stata tra le ninne-nanne più cantate ai neonati..

La mia, sinceramente non mi è mai piaciuta molto….ma va bene  lo stesso…eravamo ingenui e allegri, è stata un esperienza indimenticabile..poi ripetuta dopo un anno, quando un organizzatore di Reggio Emila ci invitò a un remake da farsi a  Reggio, per poi scappare con l’incasso, senza nemmeno pagarci la benzina… ..Ho provato poi  qualche anno fa a fare una rimpatriata, ma non è andata…conservo ancora alcuni cellulari,perchè non si sa mai…so che la Daniela Pagani è mancata giovane, (a 17 anni) e che qualche anno fa se n’è andato Orsini, che era andato a stare a Ravenna (dove aveva ritrovato Romanelli, Nave Gelsomina)…

Colucci fa il pianista di piano bar, la Baldini come sai è apprezzata doppiatrice, Calderari è chirurgo in Svizzera….Pellegrino ha un bar a Venosa (PZ), la Basaglia uno studio di dentista a Bologna…I Gazzotti stanno ancora a Maranello…Il Romanelli, ricordo, non era molto interessato allo Zecchino…perse le tracce di Fassino (Carlo Magno)….Io ? Lavoro al Cup di un ospedale, e faccio parecchie serate tra s, feste e matrimoni, cantando veramente di tutto (dai Genesis a Romagna mia….a volte anche con mia sorella, che gira anche lei con un gruppo country…

Son separato ma sereno, ho due figli di 16 e 18 anni…non mi lamento…e se ci sarà occasione ci si ritrova volentieri….salutami Barbara..a 3 anni ricordo che divorava le caramelle Rossana..adesso non so..

Ciao   Massimo

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