La storia di Marco Lui

La storia di Marco Lui

Allora. Da qualche anno bazzicavo nel mondo dello spettacolo. Era il lontano 93. Facevo qualche concorso, qualche provino. Con un amico avevo inventato una specie di break dance comica, scenette a ritmo di break. Poi
per una serie di circostanze e avendo rotto le scatole ad un sacco di gente, siamo andati a finire a “beato tra le donne”, come ospiti. Lì ci vide Fiorello, che era ospite al programma. Ci fece contattare da un manager, che ci chiamò a Milano giusto per conoscerci. Quando sono arrivato lì ho fatto una serie di proposte. Ed è nata un’amicizia. A quel punto Fiorello ci ha chiamati per un’altra trasmissione. credo che a quel punto ci abbia notati anche Cino Tortorella, perchè non ricordo come, ma era il 95 e partecipammo ad una puntata dello zecchino, proprio pochi giorni prima la morte di Mariele, che conobbi velocemente. Mi fece una bella impressione e mai avrei sospettato della sua malattia. Sono passati tanti anni e non ho ricordi precisi di quei giorni. Ma io sono cresciuto con lo zecchino, Sapevo tutto. Ricordo che alcune ragazzine facevano parte delle verdi note, ma per me erano un mito perchè guardavo spesso Bim Bum Bam e il piccolo coro cantava la sigla. Per cui le riconoscevo tutte spiegavo al loro in che punto cantavano e in che punto erano inquadrate. Per me era veramente magico quando ero lì. Vedere l’antoniano da lontano prima di entrare era come essere realmente dentro un sogno. Il ricordo di quella prima volta ancora è tornato ad essere un sogno. Se venite nella mia libreria c’è un reparto, con dischi in vinile, in cui ho i dischi dell’Antoniano a partire dal 7 zecchino d’oro. Ma non solo. Ho anche un disco dell’antoniano, sempre in vinile, dove il piccolo coro canta le canzoni Disney. Quel disco l’ho trasformato in mp3 e spesso accompagna i miei viaggi in macchina.
Esistono a mio avviso due elementi che ti fanno viaggiare nel tempo e vivere immediatamente il sogno del passato: i profumi e la musica. Quando ascolto quei dischi in macchina, viaggio nel tempo e mi commuovo sempre. E mi rendo spesso conto che, per quanto gli adulti e chi non faccia parte del mondo zecchino non se ne rendano conto, ci sono delle canzoni dello zecchino che hanno dei messaggi talmente profondi e ricchi di sentimento, che sono davvero patrimoni per l’umanità. Non vorrei fare nomi perchè sono migliaia, dall’anello d’oro, a goccia dopo goccia, a prova a sorridere…..ci sono cantautori altamente venerati ma se si riassume il tema delle loro canzoni, veramente non c’è paragone. In ogni caso dopo 10 anni invento il personaggio Mister Lui, che va in onda per 3 anni su Italia uno. A quel punto faccio spettacoli in giro per ragazzi, quando incontro Claudio Zambelli, tramite un manager che mi porta da lui, e iniziamo una collaborazione. Che si interrompe dopo tre anni perchè gli impegni con Fiorello mi costringono a fare una scelta. Ma nel 2013 eccomi di nuovo, incontro dopo anni Claudio alla stazione dei treni a Roma e chiacchieriamo scambiandoci idee. Ecco che rinasce Mister Lui, in un’altra versione, non più muto, ma comico intervistatore di bambini, e presentatore. Mia madre mi dice che sin da bambino ero sempre incuriosito dai bambini più piccoli di me…e li intrattenevo sempre. L’esperienza dei villaggi e sicuramente qualcosa di innato, contribuiscono a farmi comunicare coi bambini nel giro di pochi secondi, in modo naturale e allo stesso livello. Non so se quando interagisco con loro sono loro che diventano adulti o io che divento bambino. Sta di fatto che ne nasce un feeling inspiegabile. E siamo a oggi. Ricordo una volta alle scuole superiori stavo parlando con una amica e le dissi: “Io un giorno lavorerò con Fiorello”. E ho lavorato con Fiorello per dieci anni (tra l’altro feci nel 2013 la scelta contraria: lavorare per lo zecchino lasciando fiorello, personaggio straordinario e che mi ha dato un sacco). Ma dentro resta un altro sogno, che devo dire in parte soddisfatto: presentare lo zecchino d’oro. Dentro di me già lo sentivo a 6-7 anni, sapevo che in qualche modo sarei arrivato qui. Ora come ora, altri progetti sono subentrati e non è più la mia priorità, ripeto, perchè in un certo senso mi sembra di aver già soddisfatto quel desiderio. Ma nella vita non si sa mai

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