La storia di Lorenzo Lanzoni

La storia di Lorenzo Lanzoni

Quanti ricordi, quanti bei ricordi, mi chiamo Lorenzo Lanzoni e anche io ho fatto parte del Piccolo Coro dell’Antoniano

Dopo aver visto i nostri “eredi” a San Remo mi è venuto naturale cominciare a scrivere questa mia piccola storia,così per favore lasciate che ve la racconti
Una premessa,le prime parole che mi vengono in mente quando penso al Piccolo Coro sono due:consapevolezza e rifugio
Consapevolezza,
perchè far parte di questo gruppo ti da la sensazione dello spirito di unità e di fierezza, cose che possono essere provate solo da chi ha fatto parte (e fa ancora parte) di questo Gruppo Fantastico,chi non ha provato questa esperienza ti guarda come la mucca che vede passare il treno…………non capisce…
Rifugio,
perchè è bello sapere che quando hai problemi o pensieri che fanno fatica ad andarsene,sai che puoi staccare e scaricare le tue tensioni cantando insieme ai tuoi amici di sempre
detto questo ho dovuto chiedere a mia Madre il motivo per cui sono approdato nel Coro,la sua risposta è stata molto semplice:”cantavi sempre!”.
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Ai tempi, poca televisione e tanta radio mi hanno “costretto” a trovare un passatempo,così quando andavo dal lattaio,mia madre mi appoggiava sul frigo dei gelati e cantavo,prendavamo l’autobus per andare a Bologna da Casalecchio e cantavo….cantavo di tutto,soprattutto le canzoni di Battisti,un cantautore che poi ha fatto strada…..Pensieri e Parole  “e notti e giorni…cara…” avevo 2 anni
le persone mi guardavano e ridevano,io stupito guardavo mia Madre e con la faccia cercavo di capire: “ma che avranno tanto da ridere questi?!?”
poi un giorno una Signora disse a mia Madre che cercavano dei bambini da inserire nel Piccolo Coro dell’Antoniano,così mi portò a fare il provino e mi presero,era il 1972,avevo 3 anni
i ricordi sono tantissimi ma sbiaditi dal tempo,ricordo il Pulmann, le sveglie alla mattina presto quando c’era buio e prendevamo la macchina per trovarci tutti insieme davanti all’Antoniano,caricare le valigie e via in giro per l’italia per fare i nostri Concerti…si cantava anche in Pulmann…così per dire…
Mariele “Immensa e Inarrivabile” che con i suoi sguardi truci avrebbe sciolto anche i più sprezzanti del pericolo….al confronto Crudelia DeMon era una matricola……La Liliana…anche lei non scherzava per niente…ma che pazienza gestire 70 piccoli scalmanati,adesso che sono padre la capisco tantissimo….
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Gli amici che ancora vedo e frequento mi danno un’immensa gioia, ognuno ha la propria storia ed io sono veramente orgoglioso di farne parte, lunga vita al Piccolo Coro dell’Antoniano!!!!
ciao a tutti,
lorenzo
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