La storia di Elisabetta Perugini

La storia di Elisabetta Perugini

Non ringrazierò mai abbastanza la mia amica Anna che all’età di 6 anni mi invitò ad assistere ad una lezione di canto del Piccolo Coro, del quale lei faceva già parte.
Mariele mi accolse in aula con molto piacere e
riscontrando in me un grande interesse per la lezione, mi chiese di cantare!
Non era periodo di audizioni ma fu subito entusiasta della mia “vocina” e per questo decise, con mio grande piacere, di arruolarmi  nel coro.
Era il 1974, da allora non ho mai lasciato l’Antoniano che  è diventato per me una seconda casa dove musica, gioco, amicizie, persone, lavoro, soddisfazioni, viaggi , esperienze e ricordi hanno riempito felicemente parte della mia vita.
Ritengo di essere stata veramente molto fortunata, far parte del Piccolo Coro mi ha permesso di vivere esperienze uniche per quei tempi ed emozioni molto forti; le numerosissime apparizioni televisive non erano mai così divertenti come gli altrettanto numerosi concerti che facevamo in giro per l’Italia!
 I viaggi in pullman erano momenti di gioco e divertimento assicurato per noi bambini e per i nostri genitori. A volte le ore di viaggio erano tante ma l’accoglienza all’arrivo era tale  che ci ricompensava di ogni fatica o di alzatacce in piena notte. Folle di adulti e bambini  ci attendevano impazienti, assistevano battendo le mani alla nostra discesa dal pullman come se fossimo delle vere e proprie “stars” e questa grande partecipazione della gente infondeva in noi entusiasmo e voglia di gratificare attraverso il nostro canto tutti coloro che con tanta dedizione seguivano la nostra attività di coro e le crocette che Mariele assegnava a fine concerto (potevano variare da 0 a 5 ) valevano più di qualsiasi premio!
Non posso dimenticare l’emozione che provavo ogni qual volta il sipario sia apriva e quanto fosse bello cantare insieme agli altri, come non potrò mai scordare quando per la prima volta cantai in coro la “Vecchia Fattoria”, i versi degli animali erano eseguiti talmente bene e in maniera divertente che io e miei vicini di coro, cominciammo a ridere a  crepapelle…per fortuna Mariele non se ne accorse…
Gli anni trascorsi nel Piccolo Coro sono stati speciali, ricchi di emozioni non soltanto per noi bambini ma anche per le nostre famiglie, sono nati legami forti e amicizie vere il cui ricordo ancora oggi custodisco gelosamente.
Tantissimi amici…la sala di registrazione, la vecchia scuola, le prove!
Grazie al Piccolo coro e all’Antoniano ho avuto la possibilità di conoscere persone a me molto care, Mariele, Liliana, Padre Berardo ognuno dei quali ha contribuito a rendere unica la mia esperienza all’interno di questa realtà…il M° Martelli, il M° Bussoli, Aldo Salmi il fotografo ufficiale dell’Antoniano e Giovannino e Renzo gli operai dell’Antoniano che ci seguivano nei viaggi.
Ho sempre stimato Mariele come persona, come educatrice, come amica… attraverso la sua semplicità, la  generosità, la correttezza, l’entusiasmo, la grande forza di volontà lei riusciva a far sentire unico ognuno di noi.
Mariele e Liliana mi sono sempre state vicine; ricordo che quando persi mio padre all’età di 9 anni, la loro vicinanza fu per me e la mia famiglia una grande consolazione.
Se Mariele durante la lezione mi vedeva rattristata, si sedeva accanto a me e mi teneva la mano trasmettendomi tanta forza e coraggio. Mi ha scritto lettere bellissime che tuttora conservo tra i ricordi.
Per anni il Teatro Comunale di Bologna, si è avvalso della collaborazione del Piccolo Coro in occasione di numerose opere liriche, alcune estremamente complesse o addirittura in lingua originale (russo e tedesco). Mariele era solita raccontarci la storia dell’opera, dei personaggi, dei cantanti che l’avrebbero interpretata facendo vivere a noi bambini quell’esperienza in modo assolutamente affascinante e nello stesso tempo divertente.
Non è facile esprimere in poche righe quanto importante sia stato per me,  aver vissuto come bambina  tante esperienze di crescita all’interno di un coro così importante.
Mariele e Liliana conoscevano profondamente il carattere di ogni bambino; avevano nei nostri confronti un atteggiamento in cui dolcezza e severità erano ben dosati affinché fossimo pronti a dare sempre  il meglio di noi non solo in campo musicale, ma anche nella vita di tutti i giorni, con i genitori, gli insegnanti, gli amici!
 Penso di essere stata particolarmente fortunata in quanto ho potuto partecipare alla vita del Piccolo Coro ricoprendo differenti ruoli: come bambina in quanto ne ho fatto parte, come adulta perché tuttora ho il privilegio di lavorare all’Antoniano e questo mi ha permesso di continuare a seguirlo “da vicino” e  infine come mamma in quanto la mia primogenita Lucrezia ne ha fatto parte per diversi anni, il PICCOLO CORO resta per me una grande  ESPERIENZA DI VITA e CONDIVISIONE per cui grazie di cuore a questo Piccolo Grande Coro e a tutti coloro che lo hanno reso possibile!!!

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