La storia di Alice Claudia Lenaz e Wouter Bongaerts

La storia di Alice Claudia Lenaz e Wouter Bongaerts

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LO ZECCHINO…storie di musica, amicizia, Amore e sorrisi
Buongiorno!

Mi chiamo Alice, il mio secondo nome è Claudia, il mio terzo nome è Fantasia.

Così mi chiamavano all’Antoniano di Bologna quando all’età di sette anni feci capolino nel mondo magico dello Zecchino d’Oro. Approdare alla musica fu per me un movimento naturale. La voce di mamma la mia prima ispirazione, la chitarra di papà la miglior colonna sonora dei miei sogni. Mariele Ventre, una creatura fatta più di passione che di carne, scelse per me una canzone particolare. Un brano scritto dal Maestro Francesco Rinaldi,  dal ritmo incalzante e con un bridge inaspettato fatto di “versi”: galline, grilli, asini….senza dubbio il mio preferito!

 

I giorni allo Zecchino furono l’apice della spensieratezza dell’infanzia. Per me una sorta di Luna Park dove le ore si dividevano fra la musica, il gioco, il disegno, la curiosità meravigliosa di ascoltare altre lingue, di conoscere nuove culture. Ricordo con grande emozione quel clima di condivisione, difficile da ritrovare altrove. Noi bimbi non sentivamo la sfida, grande merito di Mariele, non eravamo che ciò che dovevamo essere: voci bianche.

Quelle settimane divennero caposaldo della memoria. Ad esse rimando quando cerco nella mente un po’ di quella bellezza. Cantare al microfono, incontrare Topo Gigio, sentire le armonie del Piccolo Coro rimanendo estasiata dalla sensazione che scoppia in cuore quando si ascoltano più voci suonare all’unisono, le lasagne di Bologna, Barbie Fior di Pesco regalatami da mia cugina Brunella per i miei sette anni festeggiati all’Antoniano e poi il mio primo amore. Wouter Bongaerts, interprete della canzone 1 2 3 siam 33, rappresentante il Belgio. Ore ed ore a chiacchierare sulla moquette rossa delle scale dell’albergo…non so proprio ricordare in quale lingua! Poi l’ultimo giorno i saluti e giù lacrime fino a casa…perché lo Zecchino era finito e non avrei più visto nessuno di loro.

La musica, l’Arte, rimasero per sempre nella mia vita. Non smisi mai di cantare. Negli anni imparai ad amare il jazz, il blues ed ebbi occasione di collaborare con grandi musicisti. Più tardi mi laureai in Belle Arti, a Firenze. Il potere della creatività è tutt’ora il motore del mio esistere.

20863765_10212833411537433_1038488946_nEd eccomi qua, oggi quasi quarant’enne, felice di scrivere questa storia che per sempre terrò nel mio cuore. La favola dello Zecchino la rivedo ogni giorno al mio risveglio, negli occhi del mio futuro sposo…quel belga dagli occhi di cielo  che trent’anni dopo l’ultimo saluto ritornò tre anni fa nella mia vita. Non ci volle molto per capire che di chiacchierate e sorrisi ce ne sarebbero stati molti e che la musica avrebbe continuato a suonare. Wouter oggi è un pianista, compone e insegna. Insieme stiamo lavorando ad un progetto che unirà musica e pittura.
Giusto ieri guardavamo le vecchie foto, ricordando con grandissimo affetto e gratitudine la bella esperienza che ci unisce. In cucina, in bella mostra, il disco della nostra edizione con i sorrisi di tutti noi. Io, lui, i nostri cari “colleghi”. Ringrazio tutt’oggi i miei immensi genitori, che seppero capire quanto la musica fosse importante per me. Che seppero capire tutto, sempre.

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Un abbraccio a chi leggerà questa breve lettera…non so se sia riuscita a raccontare quel che si prova, cio’ che resta in petto…se dovessi descriverlo con una sola parola sarebbe : gratitudine.

Alice Lenaz

Interprete e vincitrice della 28° edizione dello Zecchino d’Oro col brano di Francesco Rinaldi

“Riprendiamoci la fantasia”

2 comments

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  1. Vania

    20 Agosto 2017 at 22:49

    Bellissima Storia, sopratutto fantastico il finale! Complimenti! Amavo tantissimo entrambe le canzoni…le ricordo ancor oggi a memoria! Felicitazioni per il vostro imminente matrimonio…

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