FLASHBACK per CINO da Pierluigi Bau

FLASHBACK per CINO da Pierluigi Bau

FLASHBACK per Cino da Pierluigi Bau
 Cino Tortorella,  ma per tutti mago Zurli, nasce in televisione. Cresce e diventa un mito, per bimbi e genitori.Ho avuto modo di conoscerlo nel 1983, allo Zecchino; era la mia prima volta. Mariele mi aveva dato quell’invito che sarebbe diventato il mio  “passaporto” perenne per l’Antoniano. Lo Zecchino del 1983 mi è caro, molto caro. Ho avuto modo di scambiare qualche parola con Cino. Il mio primo approccio. Lo vedo fermo a sorseggiare un caffè, nel bar interno all’Antoniano, ed esclamo: Mago Zurli!. Si volta e sorride. È lo stesso sorriso che vedevo in televisione, ma stavolta vero e rivolto solo per me. Mi avvicino e mostro la lettera-invito di Mariele, che valeva quasi come credenziale; un secondo sorriso piu’ marcato si stampa sul mio viso. Cino e’ un mago, anche senza mantello, e si capisce la sua fantastica voglia di fare, con onestà  il paladino dei bimbi.
Mi chiede: Di dove sei? – di Vicenza, replico. Gran bella città la tua! Ammetto di essermi sentito un po’  “tre metri sopra il cielo”, perché a chiunque fa piacere sentirsi dire che la propria città è bella.
Poi continua e mi chiede –  Come lo vedi lo Zecchino d’Oro? Senza esitare aggiungo: E’ il sogno azzurro di tutti i bambini. Ma rappresenta una solidale finestra aperta su un mondo delicato. Unisce tutti senza distinzioni. Ci insegna una parola troppo spesso usata male e non nel modo giusto: amore e amicizia.
Mi guarda per qualche secondo, che mi sono sembrati ore, e conclude: Complimenti. È proprio questo lo spirito dello Zecchino!
Mi stringe la mano e corre nello studio televisivo. Si gira ancora prima di sparire e mi sorride.
Quel sorriso è ancora dentro a me a trent’anni di distanza.
E la sua magia mi conforta ogni giorno.
Grazie Cino.
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