Un’inspiegabile senso di appartenenza

Un’inspiegabile senso di appartenenza

Ci sono legami che rimangono al di là degli anni che passano ,delle vite diverse ,del vissuto personale ,è un filo che si dipana tra sensazioni comuni, è un’inspiegabile senso di appartenenza .
Domenica pomeriggio “i vecchioni di Mariele “ si sono esibiti al Teatro Malatesta di Montefiore Conca , paese sulle colline Riminesi nel quale vivo ormai da molti anni .
A buon titolo posso definirmi anche io una Vecchiona , ho fatto parte del Piccolo Coro per molti anni ,in realtà ci sono nata essendo la sorella minore di un altro “Vecchione “.
Ed ecco che ieri ,durante le prove , mi sono intrufolata tra i Vecchioni “attivi” ,ho cantato con loro e mi sono ritrovata a ricordare (quasi ) tutte le parole ,ma è quel particolare modo di stare insieme che mi ha contagiata , quello tipico di tutti gli anni passati nel Coro .
E’ il caos ,voci che si sovrappongono in un crescendo stordente,risate varie ,tizio che parla con caio , improbabili movimenti di persone che sembra non trovino una collocazione nelle file del coro , qualcuno direbbe “una gabbia di matti” ….
Poi , parte la musica e tutti ritornano composti ognuno nella posizione assegnata ,mani dietro la schiena , ed è … la magia del Coro .
E’ evidente l’educazione comune ,quella di Mariele, che ci voleva disciplinati e composti durante le prove e le esibizioni , ma che era costretta ad arrendersi nei momenti di pausa dove… era il caos ,le voci si sovrapponevano in un crescendo stordente ,risate varie , improbabili movimenti di bambini che sembrava non trovassero una collocazione nelle file del coro , tizio che parlava con caio…
Perché al di là di quello che si vedeva , eravamo bambini che come tali si comportavano , è vero , quando facevamo i concerti eravamo ordinati e avevamo gli occhi incollati a quelli di Mariele , poi c’era tutto il resto quello che gli altri non vedevano , ciò che a noi piaceva ; le registrazioni televisive, la sala di incisione , i viaggi in treno da soli senza genitori , i viaggi in pullman ,i pranzi tutti insieme (ed eravamo tanti ) in questo allegro sovrapporsi di voci ,in quel caos gioioso che ho ritrovato ieri.
Nella memoria di chi ha cantato nel Piccolo Coro , ci sono ricordi comuni indelebili .
Liliana ,che ha assistito da sempre Mariele nel tenere i rapporti con le famiglie e nel governare noi ,basta pensare a “ Bambiiiiini “ uuuno…..duuue…t……. era lei che serrava i ranghi ,e faceva sì che si tornasse ognuno al proprio posto, al tre non arrivava mai , credo che il segreto fosse nel tenere molto lungo il due .
Padre Berardo , entrava nella scuola mentre facevamo le prove….Buonassssera . Era alto ( o così lo ricordo )con il vocione e la S rieducata ( siamo Bolognesi ) , ci ribattezzava , alcuni a tutt’oggi sono conosciuti con il soprannome che aveva loro assegnato , io ero “SsimonadiMassssimo” e rispondevo prontamente Rustici ! Massimo è il nome di mio fratello ,ma era anche il nome di un bambino del coro , abitavamo vicini e spesso mia nonna e la mamma di questo ragazzino si trovavano per andare insieme all’Antoniano ,Padre Berardo giocava sull’equivoco …non gli sfuggiva nulla .
Aldo Salmi ,che era onnipresente ,ma sempre defilato , silenzioso ,ci ha regalato immagini bellissime della nostra infanzia ,le stesse che ieri passavano sullo schermo mentre i Vecchioni cantavano creando tenerezza e stupore tra il pubblico. E poi i viaggi , le feste nel refettorio Antoniano , le corse su e giù per i gradoni dello studio televisivo che era per noi un vero e proprio Luna Park , la festa di S.Antonio con le mamme e le nonne che arrotolavano migliaia di bigliettini per la Pesca ,e sempre le mamme e le nonne che mentre ci aspettavano durante le prove quotidiane facevano maglioni chiacchierando ….quanti maglioni !!
E’ con stupore ( e disappunto) che mi rendo conto che adesso faccio fatica a ricordare ciò che ho fatto il giorno prima ,eppure ,
bastano due note di una canzone del Piccolo Coro, ed è come se il tempo non fosse passato. Ieri mentre Claudia mi cantava nell’ orecchio per rammentarmi la parte da contralto ,tutto riaffiorava da non so quale parte della mia testa ed era divertente ricordare tutte quelle note ,tutte quelle parole che sono lì in un angolo della mia mente inconsapevolmente custodite , pronte a uscire al primo attacco di Luciana ,oggi incredibile ( direi insostituibile ) Direttrice del coro dei Vecchioni , e con divertito stupore di Barbara che mi controllava con la coda dell’ occhio ,cara amica di sempre ,anche lei “Vecchiona attivasi questo Coro .
Vi ringrazio per la bella giornata , vi ringrazio perché nonostante i 40anni e più passati , siete sempre quei compagni d’avventure infantili .
E ringrazio Francesca che con il suo entusiasmo instancabile e contagioso ha organizzato questa bella giornata .
Non so se Mariele sarebbe d’accordo visto che era piuttosto esigente ……per me vi siete meritati XXXX (quattro crocette )!!
LaSimo

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