La storia di Monica Mulazzani

La storia di Monica Mulazzani

 

Ormai la macchina del 60° Zecchino d’oro è partita: i bimbi solisti sono stati scelti e con loro abbiamo già registrato interviste, videoclip… e ieri è passato all’Antoniano Carlo Conti che curerà l’edizione televisiva di questo nuovo Zecchino.

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E’ stato come un salto nel tempo, un ritrovare un vecchio amico: io e Carlo abbiamo iniziato a lavorare praticamente nello stesso periodo, io giovane apprendista come assistente ai costumi e lui giovane e promettente conduttore. Il genere dei programmi su cui abbiamo lavorato si può definire di “varietà”, e venivano realizzati nel mitico locale della mia zona di origine (io sono di Riccione) il “Bandiera gialla”.

E la mia esperienza professionale è cresciuta sempre attraverso spettacoli televisivi di quel genere.

Poi, nel 1999, una delle costumiste con cui avevo collaborato nel tempo mi ha proposto alla Rai come sua assistente per un programma da fare a Bologna: lo Zecchino d’oro. Edizione speciale del programma che prevedeva un corpo di ballo di adulti guidato nelle coreografie da Roberto Croce, oggi diventato regista del programma.

Mi sono chiesta che cosa era questo “Zecchino d’oro”… io non lo avevo neanche mai visto! Di quando ero piccola ho qualche vago ricordo di Topo Gigio, ma non legato al programma canoro dell’Antoniano…

E così sono entrata in contatto con l’Antoniano e questo misterioso (per me) Zecchino d’oro.

Sembrava finita lì: nella primavera seguente sono tornata al “mio mondo del varietà”: per Rai ero assistente costumista a “Tutti gli zero del mondo” con Renato Zero.

E poi… e poi all’Antoniano sono tornata, ho cominciato a starci sempre un po’ di più, sono cresciuta professionalmente diventando costumista a tutti gli effetti e mi sono specializzata nel mondo dei bambini inanellando una serie continua di Zecchini.

Ieri Carlo, dopo avermi salutata con grande trasporto, mi ha chiesto “Come va, non ti trovo cambiata per niente…che segreto hai?”

La mia è stata una risposta istintiva e immediata: “Sto bene, faccio un lavoro che mi piace tantissimo, e ho la possibilità di farlo coi bambini!”

 

 

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