La storia di Marta Ricci

La storia di Marta Ricci

Era il novembre del 1990 e per la prima volta mia mamma mi mise davanti alla tv per guardare lo Zecchino d’Oro! In realtà successe anche l’anno precedente, ma di quello Zecchino non ho ricordi da bambina. Torniamo a noi, avevo quattro anni e mezzo e fu un vero e proprio colpo di fulmine doppio: prima di tutto con lo Zecchino, basti pensare che da quell’anno non ho più perso una puntata; 18143169_1735006966526292_1556668596_nsecondo colpo di fulmine con un certo Mattia di Rovellasca che interpretava “La canzone dei colori” insieme ad altri due bimbetti. Quel Mattia è stato il primo a farmi “perdere la testa”, dopo mio papà, il mio amico immaginario, il mio fidanzatino virtuale. L’anno seguente partecipai alle selezioni per lo Zecchino a Perugia interpretando “Nonno superman”, una canzone che ha segnato la mia storia affettiva, la mia canzone dello Zecchino, non dico la più bella, semplicemente la mia. Ricordo che alle selezioni mi dissero che se mi avessero scelta mi avrebbe telefonato a casa direttamente Mariele per comunicarmelo ed io, bambina di cinque anni, da maggio a settembre attesi invano quella chiamata… sigh… che delusione!! Nel corso degli anni l’amore per lo Zecchino è cresciuto in modo esponenziale arrivando a toccare l’apice nel 2007, anno in cui ho fatto il mio primo ingresso all’Antoniano. Ma prima di arrivare a questo c’è un altro momento che vorrei ricordare, ovvero quello in cui la tv passa la notizia della morte di Mariele… anno 1995… avevo nove anni e per la prima volta piansi la morte di una persona. Ricordo mamma che mi teneva in braccio cercando di spiegarmi che succede, che è un fatto naturale. Ricordo, in attesa del 39esimo Zecchino, la curiosità di “conoscere” Sabrina, la mitica Sabrina direi oggi, la nuova maestra come la chiamava allora Cino. Eccoci, un altro tasto dolente. “Lo Zecchino senza Cino non era più lo stesso” si legge dappertutto! Lasciatemelo dire, in parte è vero. Perché lo Zecchino era di Cino. Sì, ci sono stati presentatori bravi e simpatici, ma non erano Cino. Lo Zecchino più che diverso direi che era orfano, visto che ha avuto la fortuna di avere persone che hanno fatto e fanno di tutto per far sì che resti Zecchino anche nella tv moderna. Non voglio fare nomi per evitare il rischio di dimenticare qualcuno, chi legge sa e a voi dico grazie. Ma veniamo a quel 2007, quando non è più solo lo Zecchino che fa parte del mio mondo, ma anche io entro nel mondo dello Zecchino (mi commuovo solo a scriverlo). Questo avviene quando una certa Carla della segreteria risponde alla mia mail proponendomi di entrare in studio come animatrice di un pubblico di soli bambini. Quell’anno conobbi Carla, Elisabetta, Carlotta e alcuni ragazzi dell’animazione, feci la mia prima foto col Piccolo Coro e strinsi la mano a Sabrina (che anno!).

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Nel 2008 conobbi Fabrizio, con lui ebbe inizio il rito della cicles prima di ogni diretta, tanto da diventare la fornitrice di cicles dello Zecchino..e sapete la particolarità? Io non mastico mai, le compravo solo prima di partire per Bologna. Conobbi Antonella, Giulio e il mitico Savini. Qualche anno dopo anche la fantastica Angelalla che mi disse incrociandomi per le vie dell’Antoniano (non sapete quante volte succede di incrociarla mentre corre da una parte all’altra): “sei tu Marta? Piacere”. Non so perché sapeva di me né perché si presentò così carinamente, ma la ringrazio ancora per avermi dato la possibilità di conoscerla. Negli anni ho incontrato tanti ragazzi animatori con la mia stessa passione di cui ho un bellissimo ricordo e che ringrazio tanto per aver condiviso con me momenti della loro vita. Li lascio per ultimi, perché sono il regalo più bello dello zecchino e, conoscendoli, si staranno chiedendo perché non li nomino. Soprattutto Samantha leggendo dello zecchino 2007 avrà obiettato, come fa spesso, dicendo che quell’anno ho conosciuto anche lei. Ebbene sì, il frutto più bello dello Zecchino è stato lo sbocciare di una fantastica amicizia con Samantha, Sara e Valerio… amicizia che è andata oltre lo Zecchino, tanto che me li ritrovo tra le foto dell’album del mio matrimonio, tra le foto di me in dolce attesa, col mio cane e con mio figlio. Siete senza ombra di dubbio parte fondamentale della mia Vita e vi ringrazio per questo. Grazie a Samantha per la sua pazzia, a Sara per la sua dolcezza, a Valerio per la sua voglia continua di scherzare. Avrei altre cento cose da dire sull’argomento Zecchino, ma mi fermo qui e lascio spazio agli altri. W lo Zecchino e a voi tutti che lavorate per la buona riuscita di questo capolavoro chiedo col cuore in mano di continuare così! Marta

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