I CINQUE GIORNI DEL PRIMO ZECCHINO

I CINQUE GIORNI DEL PRIMO ZECCHINO

Devo ancora riprendermi dalla settimana trascorsa, dai cinque giorni di adrenalina vissuti per il primo Zecchino di Zucchetta nel coro.
Ogni giorno, il terrore di arrivare tardi per qualsiasi motivo, dal parcheggio, che è sempre un incubo trovare o per chissà quali possibili contrattempi. Infatti partecipare a una diretta televisiva, mi crea molte più ansie del previsto! Ok, ce l’abbiamo fatta…Poi comincia la trasmissione che seguo dal cinema dell’Antoniano ma non mi gusto niente, immedesimandomi nella tensione generale. Quindi, molte canzoni le ascolto seduta sulla punta della poltrona, come se dovessi alzarmi da un momento all’altro, come se quella posizione scomoda, assicurasse la buona riuscita delle esecuzioni. Poi dallo scherma del cinema, vedo Zucchetta, sul praticabile mentre canta composta, scandendo bene le parole e sorridendo in modo naturale. Chissà se la vedesse Mariele, ne sarebbe contenta? Come una fanatica divento avida di inquadrature (ecco, sono passata anch’io dall’altra parte?) e mi sorprendo ad aspettarle. Poi non riesco a stare zitta, mi viene voglia di cantare, non riesco a stare ferma in una smania incontrollabile. Tutte queste emozioni intense si risvegliano facendomi sentire come quando ero bambina e respiravo aria di festa, di avvenimenti speciali in un susseguirsi continuo di concerti, registrazioni, viaggi, prove, luoghi, persone. E questo ne è un assaggio che mi ci riporta dentro a piedi pari…
Poi la potenza della musica con i motivetti che ti entrano nel cervello…una figlia diversa, graziosa e femminile con la coda alta che non ha mai voluto, un marito che inizia a capire, uno Zucchetto confuso e coccolato, le telefonate di mamma e papà con le loro impressioni, i messaggi su What’sApp con qualche amica, il terrore di sporcare la divisa, sapendo di non avere il tempo di lavarla, le persone ritrovate, quelle trovate, come le mamme di alcune bambine, qualche faccia nota incrociata nei corridoi ed i piccoli solisti già famosi. Al termine dalle puntate, il corridoio della scuola con i genitori che accolgono i coristi, con ovazioni, applausi, riprese, battiti di cinque, con mio grande stupore. Infine la festa nella mensa tutti insieme, pressati e sollevati dalla fatica finita. Raccolgo tutto, stanca e felice. Raccolgo e aggiungo esperienze nella mia grande scatola dell’Antoniano.

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