CI HANNO PORTATO DA PAPA FRANCESCO

CI HANNO PORTATO DA PAPA FRANCESCO

Sabato, in occasione del 50° anniversario del sinodo dei vescovi, siamo stati dal Papa, grazie alla musica del Piccolo Coro, ospite per l’occasione in Sala Nervi a Roma. Dopo un viaggio massacrante per noi (genitori) e stupendo per loro (i piccoli coristi) eccoci pronti ad emozionarci ancora. Appena entrata nella sala ho fatto un gran respiro osservandone la magnificenza: una scultura sconvolgente di Cristo con le braccia aperte che risorge da un caos indefinito raffigurante la morte. Il coro ha cantato alla guida di Sabrina Simoni, vari brani intervallati dagli interventi dei presenti. I canti sacri che prediligo del repertorio Antoniano, si sono innalzati al cielo e inabissati nella mia memoria. Dopo vari discorsi dei vescovi, seriosi e a tratti complicati, ha parlato il Papa che sembrava affaticato. Spiegava che lui è “dentro alla chiesa”, non sopra e che la piramide è al contrario, con la punta in basso, dove non deve esserci il potere. Ha parlato della famiglia con tutti i suoi problemi ed i bambini che sono il futuro. E il nostro futuro, cantava composto e impressionato da un tale evento. Infine ha recitato l’Angelus, fatto i complimenti al coro e salutato i presenti.

Ma dopo il sinodo c’è stata una visita inaspettata del Papa che ha salutato i coristi in una saletta privata, mentre noi genitori li vedevamo dal monitor in sala Nervi, attoniti, sorpresi, piangenti ed esultanti. Entrato nella sala, ha salutato Sabrina Simoni poi i bimbi l’hanno accerchiato con distanza rispettosa per una foto. Il Papa gli faceva cenno di avvicinarsi, carezzandogli poi le teste e le spalle con tenerezza mentre i bambini lo scrutavano increduli in un piccolo pezzo di tempo, solo loro.

Ed è sorto spontaneo il pensiero di qualche tempo fa, quando scrissi una lettera al Papa con la speranza di un incontro col coro, ritrovandomi incredula per il desiderio realizzato.
Una semplice, meravigliosa, coincidenza…

Dal 1979 al 2015 si è chiuso un altro piccolo cerchio.
Quello di una ruota che continuare a girare….

Francesca Bernardi

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