22/2/2020
Una data particolare (per la ricorrenza di solo 2 numeri) per un evento particolare : il concertino dei Vecchioni di Mariele alla Casa Sacra Famiglia di Pianoro.
Alla 14.45, insieme alla mia carissima amica e corista Renata, partiamo per raggiungere la casa di riposo, sempre con quel solito continuo parlare che cerca di stemperare l’emozione che ci prende quando dobbiamo fare un concerto. Nonostante il buon affiatamento e la “esperienza “ sul campo non riteniamo mai scontato il nostro cantare e siamo concentrate al massimo .
Appuntamento alle 15.15 per una breve sessione di prove microfono e posizione. La Casa è stupenda, moderna, accogliente, immersa in un verde di prati ben curati e piante rigogliose, è una splendida giornata di sole e tutto sembra brillare della luce di questa primavera anticipata. All’interno si apprezza l’attenzione al minimo particolare, la pulizia, l’attenzione ai presidi per chi ha maggiori difficoltà motorie, e questo ci fa comprendere la mission della struttura: l’ammalato deve essere accolto e trattato come persona meritevole di ogni riguardo e di ogni rispetto .
Una piccola chiesa di architettura moderna, bianca ed accogliente ci invita ad un attimo di raccoglimento.
Alle 15.30 prendiamo posto sul palco, ed ecco ..i nostri ospiti sono già lì curiosi, attenti, desiderosi di trascorrere un pomeriggio diverso; vengono accompagnati ad uno ad uno da inservienti ed infermieri silenziosi, sembrano volare su quei pavimenti lustrati a specchio, quasi vi si posassero guidati da una forza superiore.
Manca ancora qualcuno di noi (il traffico sulla via Nazionale Toscana è congestionato) ma cominciamo a provare lo stesso le prime canzoni per regolare microfono, basi e posizioni. Fa caldo, decidiamo di togliere il poncho, suscitando qualche malumore per una presunta non perfetta stiratura delle camicette di Barbara e Antonella. I nostri “vecchietti” ci guardano adoranti , parte qualche timido applauso, la nostra direttrice Luciana li intrattiene raccontando la storia dei Vecchioni e altri aneddoti . In platea c’è la nostra prima fan, Maria Antonietta Ventre, che ad ogni nostro concerto è sempre presente e ad ogni concerto si emoziona come se fosse il primo , accompagnata da un giornalista polacco amico di Mariele.
intanto arrivano Claudia, Massimo Cristina, Barbara..manca ancora il presentatore, Giacomo, ma possiamo cominciare. Luca è al suo esordio, pronto ed emozionato…Iniziamo con “Ciao Amico” e improvvisamente tutto diventa facile..bastano quei pochi accordi per farci entrare nella parte, farci sentire coro, farci sentire uniti. Luciana lascia il posto a Giacomo che, con la sua esperienza ed empatia catalizza immediatamente l’attenzione dei nostri cari ospiti. In platea sono tutti emozionati, alcuni non nascondono una lacrima di commozione al sentire le parole di “sorridi sorridi”, ci accompagnano nel canto del Medley di canzoni regionali e in Bela Bulagna, nei motivetti delle canzoni dello Zecchino D’Oro. Maria Antonietta, invitata sul palco, ci ha chiesto di cantare “Se per miracolo” un autentico pezzo di bravura su note di Chopin e parole di Padre Berardo Rossi, per fare un gentile omaggio al nostro amico polacco venuto ad ascoltarci….non era in scaletta ma, per noi vecchioni, abituati a fronteggiare tutti gli imprevisti, non ci sono problemi:
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