VECCHI E NUOVI

VECCHI E NUOVI

Ieri nella camera dei bimbi, mi è caduto l’occhio sul diario di Zucchetta che tiene in bella vista. Non ho ancora capito il perché, l’unico che non può leggerlo è suo fratello. Gelosia? Quindi, sono capitata nella pagina che raccontava del concerto di domenica. Spiegava che durante il viaggio di ritorno è andata in fondo al pullman per giocare con dei bimbi del coro. Loro le hanno chiesto “la password” e hanno specificato che doveva essere nel coro da almeno tre anni, proprio come avevo percepito. “I nuovi ” invece di essere accolti, vengono evitati. Sembra più una gara di resistenza che una “grande famiglia” e lo stesso vale per i genitori (per fortuna non tutti).
Per come sono fatta io, non ho bisogno di appiccicarmi a nessuno ma preferisco conoscere un po’ tutti, però questo atteggiamento non è certamente uno dei principi del coro. Addirittura ho saputo di bambine contente delle parti da solista che si liberano quando qualcuno sbaglia. Anche se un po’ queste stonature le immaginavo e credo facciano parte di tutti gli ambienti. Non mi sembra giusto evitarli ma anzi, rimanere se stessi, portando la propria identità. Anche questi atteggiamenti sono un aiuto per spiegare ai miei figli com’è giusto comportarsi anche se da grandi, saranno loro a scegliere quale strada seguire.

Alla fine è meglio buttarla sul ridere. Ieri mentre lavoravo nell’ufficietto, una mamma si è sporta per vedere chi ci fosse e quando mi ha vista è rimasta visibilmente delusa. Al che le ho risposto che purtroppo c’ero io che non ero “una dei vecchi!”. Lei a quel punto si è resa conto della gaffe e alla fine si è seduta a chiacchierare.

Prometto che all’arrivo dei prossimi “nuovi”, cambieranno le cose, almeno da parte mia…

Francesca Bernardi

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