UN OMAGGIO ALLA "FATA TURCHINA"

UN OMAGGIO ALLA "FATA TURCHINA"

Un omaggio per il compleanno della Fata Turchina di Pinocchio, fiaba ispiratrice dello Zecchino d’Oro!

IL PERCHÈ DI UN NOME” estratto dal libro:
“Lo Zecchino d’Oro” – Festa della canzone per bambini – Storia, personaggi, canzoni
Fernando Rossi – Disegni di Mario Moletti – Federico Motta Editore

Il signor Carlo Lorenzini – il quale quando scriveva per i ragazzi cambiava cognome e si firmava Carlo Collodi, per il suo amore alla ridente cittadina toscana – è celebre in tutto il mondo per il suo libro “Le avventure di Pinocchio”.
La storia di pinocchio è una fra le più belle di ogni tempo e di ogni letteratura e tutti riconoscono al suo autore il genio dell’autentico artista, dell’autentico poeta. Si racconta che stendesse di getto la trama del libro, in una notte sola. photo_2017-07-05_14-41-34Qualcuno ha pure raccontato che fu costretto a farlo per pagare un grosso debito col suo editore che gli scadeva il giorno dopo. Niente di strano, perchè sappiamo che gli artisti – e in particolare i poeti – generalmente non sono bravi amministratori…ma questo non fa parte della nostra storia.
Immaginiamoci dunque il signor Lorenzini, anzi il signor Collodi, alle prese con i personaggi che in quella fatidica notte escono tumultuosamente dalla sua fantasia come tante scintille da un fuoco scoppiettante: Pinocchio, la Fata dai capelli turchini, mastro Ciliegia, Geppetto, il Grillo Parlante, Mangiafuoco, la Volpe e il Gatto, la Lumaca cameriera. Chissà se in quella notte l’autore di Pinocchio immaginò quanto cammino avrebbero fatto i suoi personaggi in giro per il mondo!…Forse il povero signor Collodi pensava di più al suo debito che  fare le previsioni…Forse nemmeno con tutta la sua fantasia avrebbe potuto “vedere” le cose che sarebbero nate dal suo libro. Nemmeno con la sua fantasia avrebbe potuto supporre che il suo burattino sarebbe stato conosciuto e amato dai bambini di tutto il mondo, che a Collodi avrebbero fatto un monumento a Pinocchio e alla Fata dai capelli turchini, che molti pittori avrebbero dato un volto ai suoi personaggi, che Walt Disney avrebbe fatto un film su Pinocchio, e, infine, che da una pagina del suo libro, tanti anni dopo, sarebbe nata la festa della canzone per i bambini italiani, sarebbe nato lo “Zecchino d’Oro”.
Perchè quando si pensò a un programma di canzoni per bambini gli si dette il nome di Zecchino d’Oro e non un nome più…musicale, come per esempio, l’usignolo d’oro, la nota d’oro, il pentagramma d’oro, il microfono d’oro, la chitarra d’oro? Lo zecchino è una vecchia mneta preziosissima, d’oro, coniata per molti secoli dalla zecca veneziana. Ormai come moneta non ha più corso legale da molto tempo ma il suo nome è rimasto (come è rimasta la parola “soldi” per indicare il denaro in generale) a significare una moneta che vale molto.
Lo Zecchino d’Oro nacque nel 1959 a Milano, al Salone del Bambino. Gli organizzatori quando gli diedero il nome di Zecchino d’Oro non pensarono all’antica moneta veneziana ma si preoccuparono solo di trovare un nome che legasse la manifestazione al mondo dei bambini. E per questo sfogliarono il più bel libro dei bambini, quello di Pinocchio, e – cerca cerca – trovarono l’episodio delle cinque monete d’oro regalate dal burbero e buon Mangiafuoco a Pinocchio. La volpe malandrina e il gatto malvagio convincono Pinocchio a seppellire gli zecchini d’oro nel campo dei miracoli e glieli rubano. Gli ideatori della “festa della canzone per bambini” immaginarono che dalla terra annaffiata dal povero burattino ingannato dai due animali cattivi, spuntasse una moneta miracolosa e inaspettata: un regalo per tutti i bimbi itliani nel nome di Pinocchio: uno zecchino d’oro tutto nuovo e tutto diverso, ma non meno prezioso.

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