TRASFERTA DOMENICALE

TRASFERTA DOMENICALE

Ieri, secondo concerto in trasferta per Zucchetta a Legnago. Il risveglio è stato tremendo e mi ha scosso per buona parte della giornata. Zucchetta è riuscita a fare storie anche oggi per alzarsi, nonostante facesse una cosa che desiderava. Liti e urla da matti. No, no, no. Da andar giù di testa, sapendo poi che c’era una partenza. Ha rischiato di rimanere a casa.
Questo suo atteggiamento che non ci da pace, aveva smesso ma ora da qualche giorno ha ripreso. Poi quando litighiamo fortemente, io sto male per ore, come se avvertissi un male fisico.
Alla fine siamo partite e si è ripetuto il copione della volta scorsa: viaggio di andata noioso, con ripresa verso la fine. Appena arrivati i bimbi hanno fatto le prove in un teatro con l’aggiunta del copione parlato. Dalla mia poltrona ho sentito un fiume di confidenze, rovesciate per distrazione nelle mie orecchie…Poi di corsa al ristorante, situato,  su un barcone galleggiante sull’Adige.
Zucchetta si è seduta vicino alla sua amica e io in un altro tavolo, proprio quello delle più snob che non mi hanno degnata di uno sguardo, lasciandomi il posto vuoto da entrambe le parti. Era una situazione triste ed imbarazzante al tempo stesso e dopo un po’ una di queste, più lontana, ha cercato qualche parola da scambiare con me. Un pranzo a menù fisso con il dolce mangiato a tutta velocità per il ritardo. Poi la corsa nei camerini a cambiare i piccoli coristi, tra incredibili invasioni di spazio. Noi abbiamo scelto le scale, molto più aerate e comode. Stavolta Zucchetta ha collaborato, senza l’ansia della volta scorsa. Un bacio e un “buon divertimento”, per poi tornare nella sala del teatro dove cercare dei posti disponibili. Infine il concerto, divorato sola, su una poltrona nella fila 6, tra lacrime applausi scroscianti e schiena tesa. Zucchetta è stata strepitosa.
Tornati ai camerini, ritorno ai pullman per il viaggio di ritorno. Lei ha giocato con tre bambine mentre io ho parlato fitto con una mamma simpatica, quella cui all’andata ho prestato degli scalda muscoli in lana. Abbiamo guardato un DVD montato da un papà che raccoglieva vari spezzoni del coro dove Mariele non poteva mancare con la mia irrefrenabile commozione.
Alle 19.45 arrivo con gli Zucchi ad aspettarci!
Stanche e soddisfatte.

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