TOPO GIGIO non morirà mai

TOPO GIGIO non morirà mai

Purtroppo il tempo corre, è l unico libero e indipendente, nessuno riesce a imbrigliarlo, però, porta con se la memoria del vissuto. Perché tornar bambino? Un ricordo di persone care, la memoria di una carezza e la gioia dell’infanzia. Nella mia infanzia un personaggio che spesso si chiedeva: ma cosa mi dici mai? un topo parlante un personaggio che ha invaso il video anni sessanta diventando amico di grandi e piccini. Topo Gigio ha un cuore sestrese, già per chi non lo sapesse uno degli autori, Guido Stagnaro era di Sestri Levante, e Gigio era il nome di uno zio di Guido. Il tornar bambino però mi ha visto seduto al desco dell’Antoniano proprio accanto a Mago Zurlì e a Peppino Mazzullo, voce inconfondibile del grande Topo. Che emozione, ero già padre, e se mi trovavo lì era perché mia figlia era studente all’università e al conservatorio. Mentre vivevo quei momenti, non era l’adulto, ma il bambino che ricordava quella semplice domanda, e il pensiero non poteva che farmi rivivere quando, con i miei vedevamo Lo Zecchino d’oro, dopo i compiti, tutto pronto per la merenda e mentre si apriva il sipario appariva quel Mago scintillante con quel topo che salutava tutti i bimbi, e quando il discorso sembrava difficile il buon Gigio usciva fuori con quella frase: ma cosa mi dici mai?. Il tempo corre ma in me sono ancora vivi quei ricordi quelle immagini in bianco e nero, una realtà, un mondo, racchiusi in uno studio. Forse qualcuno ricorderà quella stupenda trasmissione che univa nel nome dell’innocenza bimbi del Nord con quelli del Sud, LA BANDA DELLO ZECCHINO. Mi capitò l’occasione e con un po’ di fortuna anche una classe di Sestri Levante partecipò a quel gioco, fu un esperienza meravigliosa non solo per i bimbi che parteciparono. A proposito devo raccontare un aneddoto: qualche tempo fa, mi trovavo in una officina per un controllo della macchina quando mi venne incontro un giovane al quale consegnai l’auto. Il giovane, con far gentile mi disse ma non si ricorda di me? Gli risposi mi spiace ma a una certa età la memoria non regge. Il giovane, papà pure lui di sei bambini mi disse: Lei mi portò con la mia classe a Bologna, non lo dimenticherò mai e lo racconto ai miei bimbi. Non era il rombo di un motore ma il mio cuore che accelerava in un mare di ricordi e emozioni, e già a volte tornar bambini fa dimenticare le tristezze della vita.

Anto Enrico Canale

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