Ieri ci sono state le prime prove in studio per il 58° Zecchino d’Oro. E le prove, per me, sono la parte più “emozionante”, perché non c’è niente che distolga l’attenzione dalle canzoni: le luci, gli ospiti, il pubblico e tutto il resto. Sul palco spento ci sono solo i bambini con la direttrice e pochi addetti ai lavori. Si provano i microfoni, si decidono le posizioni, si cantano spezzoni, qualche volta anche senza base (da brividi!) Inoltre ieri è stata la prima volta che ho ascoltato le nuove canzoni dello Zecchino d’Oro, perché i miei figli non mi anticipano mai nulla. Entrare in una canzone, mette in moto tante emozioni. Parte la base musicale e finalmente, i pezzetti cantati sentiti a rate dalla porta della scuola, prendono forma e immagine nella mia mente fantasiosa in un gioco a cui sono allenata! Ci sono le canzoni che ti catturano al primo ascolto e quelle che invece, ti piacciono dopo un po’. Mi abbandono alle sensazioni che spaziano, dalla voglia sfrenata di alzarmi a ballare, alla lacrima con singhiozzo (e relativa presa in giro dei miei figli…) entrando in una lavatrice emozionale.
Mentre ascoltavo gli spezzoni, mi sono girata e ho detto a mio marito: “Pensa che soddisfazione! In mezzo a queste vocine ci sono anche quelle dei nostri bimbi….”

Francesca Bernardi