PEZZI DI TRASFERTA

PEZZI DI TRASFERTA

In seguito alla prima trasferta con il coro, sono troppe le cose da raccontare…
Inizio dai tre padri: il primo, con le lacrime agli occhi mentre raccontava il giorno che hanno preso la figlia nel coro e le imprese con una guardia medica per riuscire a farla guarire prima dello Zecchino. Il secondo che parlava di coincidenze di parrocchia con Maria. Il terzo che litigava sottovoce in chiesa con la moglie per uscire a visitare il circondario prima del concerto. Una mamma siciliana che a tavola lacrimava parlando del padre morto. Una chiesa piena di persone che applaudivano poco per ascoltare meglio. I racconti di un parroco di paese sulla storia della chiesa restaurata grazie al suo intervento di quattro anni fa. Una piccola piazza, antichissima ed uno spiazzo magnifico davanti alla chiesa . Una strana eccitazione condivisa e solitaria al tempo stesso. Una bimba piena di lentiggini e di dolcezza. Un concerto durato pochi minuti nello spirito. Una Zucchetta spudorata nel biascicare alcune parole sconosciute di canzoni nuove. Una fame vorace che mi ha fatto inghiottire ben otto fette di un’arrosto squisito non se ne andava più dal mio stomaco… Un ritorno pieno di sorpresa. Una chiacchierata fitta e confidenziale con un orecchio assordato dal DVD del pullman. Una stanchezza da farti desiderare solo di correre a dormire.

Questa esperienza mi è piaciuta e anche Zucchetta si è ripresa, divertendosi molto.

Francesca Bernardi

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