Nostalgia benefica

Nostalgia benefica

Eravamo bambini quando vivevamo la mensa dell’Antoniano come un luogo di condivisione, pranzando tra un’incisione e l’altra e festeggiando mille ricorrenze con le nostre famiglie e con quella dell’Antoniano.
Appena si scendeva la scala che portava alla mensa, l’attrazione principale era il plastico automatico 4×2 che con 100 lire azionava il trenino che viaggiava per tre minuti tra binari e gallerie (un omaggio dei fermodellisti bolognesi che avevano sede all’Antoniano).

Ieri, un gruppo di ex coristi del Piccolo Coro, oggi Vecchioni di Mariele, é tornato per la prima volta dopo secoli nella mensa, in occasione di un concertino di benvenuto per una cena di beneficenza. Qualcuno ricordava ancora il trenino, altri, attoniti si guardavano intorno non riconoscendo più il locale, rinnovato e moderno.
L’atmosfera era agrodolce in un misto di euforia e nostalgia e tornare a cantare nella mensa ha avuto un senso profondo che solo qualcuno potrà comprendere.

Chi crede che la nostalgia sia un sentimento legato al passato, forse non sa che favorisce la motivazione, dà energia, stimola l’ispirazione, orienta alla crescita personale e accresce la propensione ad aiutare gli altri. La nostalgia è un fondamento della propria identità e di appartenenza, legato a un luogo del cuore…

Francesca Bernardi

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