Non mangio panini, non faccio il pesce, respiro senza far rumore, sorrido!!!

Non mangio panini, non faccio il pesce, respiro senza far rumore, sorrido!!!

Alessandra Mariani

Una piccola me che impara la sua prima canzone dello Zecchino d’oro ( la Ninna nanna del chicco di caffè) per partecipare alla selezione del Piccolo Coro dell’Antoniano. Era il 1984 (io avevo 4 anni).

Entro con mia mamma e mio padre all’Antoniano…..una fila infinita di bambini….e dopo ogni provino si apre la porta della scuola…e si sente la voce di Mariele.

Nell’attesa del proprio turno, ci vengono date alcune caramelle colorate …frizzanti!! Ancora me le ricordo.  È il mio turno …compio il mio primo passo verso un nuovo mondo. …quello della musica. Salgo le scale in mouquette verde con i bordi in ottone del piccolo praticabile su cui Mariele con il suo piano di legno nero mi aspetta. Mi accoglie con un grande sorriso. “Come ti chiami?” “Alessandra”. “Cosa canti oggi?” “ninna nanna del chicco di caffè.” “Perfetto” dice lei, e comincia a suonare. Sembrerà impossibile, ma ricordo la grande voglia che avevo di cantare!

Qualche nota; inizio a cantare e Mariele: “bimba grazie, ma per me può bastare. Mi ha fatto tanto piacere conoscerti.”

Io rimango di stucco e le dico: “no …no….io la canzone l’ho imparata tutta e voglio che la ascolti !” Ricomincio a cantare senza l’accompagnamento musicale di Mariele. Lei stupita e sorridente. Qualche stonatura forse; finisco di cantare tutta la canzone, la abbraccio fortissimo e poi le dico: “a presto, ciao.”

Passano le settimane. Sento mia mamma Angela che dice: “secondo me non la prenderanno al Coro perchè Mariele l’ha fatta smettere di cantare dopo poco.  Passano altre settimane…e finalmente il giorno arriva! Mi ricordo di aver visto una lettera azzurra con delle nuvole disegnate sopra….ma forse è solo un mio ricordo sbiadito dal tempo!!!mio padre la apre….” Angela hanno preso Alessandra al Coro!!” Che felicità …forse un sogno!!! E così nel cinema dell’Antoniano Mariele, Padre Berardo e Liliana presentano noi, nuove leve del Piccolo Coro …piccoli topini allineati…intimoriti…emozionati.

Buonàssera …con l’accento sulla prima a….tipico saluto di padre Berardo. Facciamo un grande applauso a questi bambini che cominciano la loro vita nel Coro. Mi ricordo quello che disse Mariele in quell’occasione “Quest’anno alle selezioni c’erano davvero tanti bambini. Sono felice bimbi di aver scelto proprio voi, perché in voi ho visto in modi e forme diverse l’amore per la musica!”

Il giorno più importante fu quello in cui ci consegnarono il distintivo !!!! un simbolo forte di appartenenza, una “A” importante, Antoniano, Amore. Mi ricordo che uno di questi lo avevo portato talmente tanto che si era tutto graffiato. Appena avuto il nuovo, il mio primo distintivo l’ho riposto in una scatola che ancora oggi è fra le cose più care che conservo!!

All’inizio abituarsi ai ritmi delle prove, delle incisioni, dei concerti non è stato semplice. Ma se devo essere sincera, non saprei immaginare un’infanzia più bella di quella che ho vissuto; una delle attività in cui eravamo particolarmente impegnati era quella di imparare a memoria tutti i testi delle canzoni. A me sembravano poesie, favole da ripercorrere. Poi arrivava il momento in cui ripetendo tutti insieme a voce alta testo dopo testo le canzoni, Mariele cercava di capire se le avessimo imparate bene!!Io mi mettevo in fondo per essere un po’ coperta…chissà, magari se avessi sbagliato qualche parola non mi avrebbe visto!!! E invece: “Alessandra …qui nei banchi della prima fila !!!” Beccata!

Si, una scuola di vita a tutti gli effetti con una maestra quasi magica e con una nuova famiglia che si stava formando .. “ noi, ragazzi di oggi noi”  il Piccolo Coro che ho vissuto …i miei amici…che ancora oggi fanno parte della mia quotidianità …perché la famiglia non si perde mai !!!

Ecco Liliana alza il pollice: “UNO!!! Silenzio bimbi !!! non voglio arrivare al TRE!! Sono già al DUE!!!” E così tutti zitti a goderci la complicità di Liliana e Mariele che ci guardano come per dire: che squadra che siamo!!!!

“Iniziamo le prove!!!  Fra poco cominceremo la turnè in Polonia e Bulgaria! non sarà facile imparare le canzoni in polacco, ma non vi arrendete bimbi, ci sono qui io che vi ripeto le cose. Sento qualcuno che stona !!! rifacciamo !!! venite uno alla volta qui vicino al mio piano e ripetete la vostra parte …così scopriamo subito chi è che si perde una notina!!!!Molto bene !!! ora che sappiamo chi era,ripartiamo!!! il bello è sbagliare e poi imparare a farlo bene !! ricordate sempre queste mie parole… CANTARE è PREGARE DUE VOLTE!!! UNA PREGHIERA AL QUADRATO DICIAMO!! Quindi cantiamo sempre con il cuore!!”

Poi vediamo Mariele un pò silenziosa, che ci osserva cantare. “ Bimbi ….quando cantate, non mangiate i panini!!!!”  “Ma in che senso?” Diciamo noi.  “Che fame !! ci sono dei panini da mangiare?” E lei ridendo:  “quelli li mangeremo dopo, insieme anche ad un buon gelato !!! ma ora mi riferisco al fatto che quando finite di cantare una parola chiudete la bocca …come fanno i pesci !!! invece dovete approfittare della pausa per respirare!! Mi raccomando però senza far rumore se no sembrate delle aspirapolveri!!! Se poi mi fate i musetti tristi mentre cantate, vi ricordo io di sorridere indicandovi con il dito vicino alla bocca il mio sorriso!!!”

Che grande carica di positività che ci ha sempre dato Mariele!!! Guardarla sorridere anche quando magari eravamo un pò più stanchi o un pò intimoriti per nuove avventure da vivere …bastava guardarla!!! E tutto si faceva più semplice, più chiaro, più bello!!!

Quindi ricapitolando: non mangio panini, non faccio il pesce, respiro senza far rumore, sorrido!!! “Ma i miei codini Mariele li posso muovere mentre canto?”

E lei: “sarebbe meglio non troppo, se no a chi guarda la tv gira la testa!!!”

Ma su questo purtroppo non ce l’ho mai fatta, a dimostrazione di questo, durante una puntata dello  Zecchino, Tortorella mi si avvicinò e disse: “ormai ti conosciamo, sei la bimba che fa ballare i suoi codini mentre canta!”

Ma Mariele non si arrese mai! durante tutti i concerti comunque mi faceva il segno di stare un po’ ferma !!! io mi fermavo un po’, poi il ritmo della musica mi travolgeva di nuovo e lei allora rideva!!!

Ci stiamo avvicinando all’ aereo!!!Mariele in testa a tutto il gruppo di noi bambini. Si parte per andare In Polonia e Bulgaria. Fu davvero tanto emozionante questa turnè. A Cracovia per poter raggiungere il nostro palcoscenico montato in mezzo alla piazza, una piazza piena di 200 mila persone, dovemmo attraversare un corridoio con le transenne, sembrava non finire mai. La gente ci voleva toccare, parlare, salutare. Mariele stessa non si aspettava un pubblico tanto numeroso. E arrivati sul palco disse alla platea: “vi ringraziamo per la vostra presenza così numerosa e sentita, ma per questioni di sicurezza, non inizieremo a cantare finchè tutte le persone che si trovano sui tetti o in altri posti pericolosi non si mettono al sicuro!!!”

Girandosi verso di noi, invece, silenziosamente ci disse: “dobbiamo cantare davvero bene, non li dobbiamo deludere !!! dobbiamo aspirare alle 5 crocette!!”

Già!!! Qui devo aprire il discorso “crocette” perché Mariele per darci il voto alla fine di ogni concerto usava le crocette. Se non erro, 5 era il massimo, ma quella volta ci meritammo un 5 ++!!!

La sera dopo una giornata tanto incredibile, tutti in albergo. E alcuni di noi bimbi, per far rilassare un po’ Mariele, ci siamo trovati in un angolo ad inventarci canzoni su Mariele e Liliana!!!

Udite udite, i bambini faranno uno spettacolo dedicato a Mariele e Liliana con canzoni e testi inventati da loro !!!!! non posso non citarne un piccolissimo stralcio: “Mariele giace nella pentola a pression, dopo una lunga lotta con un maccheron!!! Cetriolini cipolline con purè, ma Mariele nel tegame ancora è !!!! “

Quanto si divertì Mariele !!! ci abbracciò!!

Tornati nella nostra Bologna, ci sembrava di aver vissuto un viaggio nel tempo!!! Eravamo stati via un mese e ci portammo a casa la certezza che anche da grandi ci saremmo sentiti sempre Piccolo Coro dell’Antoniano!!! Non si può perdere un senso di appartenenza così forte, diventa parte di te!!!

Oggi siamo grandi e posso affermare che avevo ragione!!!

Si riparte con le attività!!! Mariele ci avvisa che un piccolo gruppo di noi verrà scelto per cantare e recitare in alcune opere (Boris, Boheme, Ballo in maschera, ecc) al Teatro comunale di Bologna con artisti di fama internazionale come Patrizia Pace, Pavarotti, ecc.

Fra i bambini scelti ho avuto il grande onore di esserci anche io!!!

Ricordo la meraviglia del dietro le quinte; gli ingranaggi in legno sotto il palcoscenico! E qui vi devo confessare che durante un’opera noi bimbi, dopo aver recitato e cantato la nostra parte, non trovavamo più la quinta di riferimento per uscire! per fortuna Mariele ci fece segno con le braccia e correndole in contro senza dare nell’occhio siamo riusciti ad uscire!! ma è un segreto! ci sentivamo un pochino smarriti in questa nuova situazione, ma tutto si faceva più sereno e familiare appena ci trovavamo intorno al piano ( quello del Comunale era un piano a coda) ripetendo la nostra parte sulle melodie suonate da Mariele.

Tanto si potrebbe ancora scrivere. Tante sono le emozioni vissute e quelle che restano vive nel cuore. Quello che posso aggiungere è che l’anno in cui dovevo uscire dal Piccolo Coro, Mariele chiese a noi “vecchioni”( come lei chiamava quelli che stanno per uscire dal Coro per raggiunto limite di età) di rimanere un anno in più. Non era mai successo, almeno così ci disse lei. Le ragioni furono le più varie!!! noi ne fummo felicissimi!! Non ho mai, dall’uscita dal Coro, che avvenne quando io avevo 14 anni circa, abbandonato la via dell’arte e della musica. Sono entrata infatti subito dopo nelle Verdi Note dell’Antoniano, e fra le canzoni che ho cantato da solista qui ricordo “Buona notte di stelle”;

poi ho fondato insieme a mio padre la “Compagnia Pardo Mariani” in cui ho cercato di riversare tutto l’amore per la musica e tutte le forme d’arte e gli insegnamenti che Mariele mi ha trasmesso. (riporto qui di seguito due video in cui canto e recito con la mia compagnia).


Amo cantare suonando la chitarra o il piano. Amo riascoltare le canzoni del Piccolo Coro, sia della mia epoca, che di tutte le altre. Canzoni che oggi canto a mio figlio e che gli piacciono tantissimo.  In ultimo dal 2018 insieme a mio padre (che è presidente regionale della UILT ER- Unione Italiana Libero Teatro) abbiamo intrapreso la grande avventura di gestire il Teatro Alemanni di Bologna.

Gli amici / fratelli del Piccolo Coro dell’Antoniano non li ho mai persi; anzi, appena possibile, imbastiamo progetti musicali e/o teatrali insieme e cerchiamo di vederci il più possibile e improvvisare una canzone a più voci a cappella, per armonizzarci in amicizia come dico io!!! E sono sicura che, come me, tutti abbiamo il nostro distintivo riposto al sicuro in casa, sicuramente nel nostro cuore.

Alessandra

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