NELLA BASILICA DI SANT’ANTONIO A PADOVA

NELLA BASILICA DI SANT’ANTONIO A PADOVA

Lunedì mattina, destinazione: “Padova” in occasione di una messa cantata dai bimbi del Piccolo Coro dell’Antoniano “Mariele Ventre”. I miei figli erano contenti di saltare un giorno di scuola e dopo le mie perplessità iniziali, ho ritenuto fosse un evento importante legato all’Antoniano: la celebrazione per la nascita della Provincia di S. Antonio dei Frati Minori. Sveglia alle 6.15 e dopo un’ora sono passata a prendere un’altra mamma con sua figlia. Eravamo in orario ma la mia brillante idea di fermarmi a fare gas ci ha fatto perdere un sacco di tempo. Il traffico peggiorava e la mia passeggera mi caricava di ansia con i suoi consigli da pirata della strada…”Dai gas, sorpassa, vai forte, suona il clacson….” Ma alla fine ce l’abbiamo fatta ad arrivare in orario, alle 8.15 davanti all’Antoniano. Io ero già stanca! Verso le 8.30 siamo partiti per Padova e questa volta c’erano anche i dipendenti dell’Antoniano in un altro pullman. Durante il viaggio Sabrina Simoni, la direttrice, ha fatto fare ai bimbi un piccolo ripasso dei brani che avrebbero cantato, allietando le nostre orecchie. Verso le 10.30 siamo arrivati e dopo un piccolo tragitto abbiamo raggiunto la Basilica di Sant’Antonio da Padova. Quel poco che ho visto mi ha fatto venire voglia di ritornare per visitarla con calma. C’era il sole e una sensazione di inusualità, visto che era lunedì.

Giunti alla Basilica, abbiamo appoggiato le borse in una sala ed i bimbi hanno indossato la divisa. Nella mezz’oretta avanzata abbiamo fatto un giro dentro la Basilica, meravigliosa, anche se ci sarebbe piaciuto visitare un po’ di città.


All’interno della Basilica, nel chiostro del Beato Luca, ho scoperto una statua di Sant’Antonio dello scultore Lorenzo Quinn. Cercando informazioni ho scoperto che rappresenta Sant’Antonio per mano a Gesù in cielo, spostato leggermente indietro, come se lo accompagnasse. Guardandola mi ha fatto pensare a quello che sono per me i bambini: quanto più di vicino al cielo, al mistero, al prenderci per mano e farci domandare chi siamo.

Verso mezzogiorno e mezza i piccoli coristi hanno raggiunto l’altare per cantare. La chiesa era piena di frati e poco prima della comunione ne ho intravisto uno che vedevo da piccola negli studi televisivi dell’Antoniano. Era proprio lui, identico ma con i capelli bianchi e alla fine della messa sono andata a salutarlo. Chiaramente lui non si poteva ricordare di me e questo incontro con il passato è spesso qualcosa di sconfortante. Perché nella memoria il ricordo non ha età e resta bambino mentre il tuo corpo cambia e ti tradisce.
Durante la messa non mi sono risparmiata nei canti che volavano alti e liberi nella basilica (visto che Sabrina ce li aveva fatti ripassare!) e ho notato con soddisfazione che non ero l’unica. E ancora una volta resto convinta che questi canti siano il fiore all’occhiello del coro.

La funzione è stata celebrata dal Ministro generale dei Frati Minori, Fra Michael Anthony Perry che ha nominato il nuovo Definitorio Provinciale della neo-nata Provincia di S. Antonio dei Frati Minori del nord Italia divenuta: “Provincia S. Antonio dei Frati Minori”.

Al termine della messa c’è stato un bel ringraziamento al coro e un frate si è divertito a dirigerli in un pezzetto di brano. Dopodiché i bimbi si sono cambiati e affamati, abbiamo raggiunto a piedi il ristorante alla “Vecchia Padova” per il pranzo, dove abbiamo mangiato molto bene, rilassandoci. Tornati ai pullman ci ha salutato Frate Caspoli e spiegato brevemente il significato dell’unione dei Frati Minori. Il viaggio di ritorno è stato piacevole grazie alle chiacchiere tra noi genitori e Sabrina.

Francesca Bernardi

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