Nacque la tradizione dei “regali d’oro Zecchino”

Nacque la tradizione dei “regali d’oro Zecchino”

Zecchino profumo d’infanzia e di cose belle

Sono Annamaddalena ho 40 anni (quasi), insegno alla scuola dell’infanzia, ma soprattutto sono mamma di due bambini: Elia (8anni) e Jacopo (4 anni). Grazie ai miei genitori posso dire che lo Zecchino d’oro ha permeato la mia vita…è stato e sarà la mia colonna sonora! Ricordo, era il 1986, il primo Natale in cui come regalo ricevetti un mangiacassette e la cassetta del 29 Zecchino d’oro. La conservo ancora gelosamente e conosco ancora molte delle meravigliose canzoni di quell’edizione (Pubbli pubbli pubblicità, Tortuga pirata sempre in fuga, Cin-ciam-pai, Suor Margherita). Quel regalo, per la prima volta, mi faceva sentire grande…io che con due fratelli molto più grandi di me, che avevano la LORO “stanza” per ascoltare la musica e per suonare; con un papà musicista che aveva (ed ha tuttora nonostante sia un ultra 70enne) la SUA “stanza per la musica”; io che in quelle stanze dovevo entrare in punta di piedi come fossi in mezzo ai cristalli, FINALMENTE potevo ascoltare in maniera autonoma la mia musica preferita e cantare tantissimo. Da quel Natale perciò, nella nostra famiglia, nacque la tradizione dei “regali d’oro Zecchino”. Ricordo benissimo i risvegli il mattino di Natale, le corse giù per le scale per arrivare per primi a mettere Gesù nella mangiatoia e poi per scartare quel regalo tanto atteso. Ci sono canzoni che ricordo con tanto affetto e che risvegliano in me tantissime emozioni. Per esempio mi tornano alla mente la mia curiosità e il mio entusiasmo di bambina nel vedere e sentire che allo Zecchino c’erano bimbi che cantavano in altre lingue…era il 1987, 30 Zecchino d’Oro….canzone: “Il gelataio” cantata da una bambina del Venezuela…io ENTUSIASTA perché i miei genitori l’anno prima avevano deciso di adottare una sorellina dal Perù…lei arriva a settembre, per me è stato il regalo più grande che potessero farmi (come già detto avevo due fratelli, ma erano molto più grandi di me) finalmente una sorella con cui condividere alcune passioni….poi allo Zecchino una canzone nella sua lingua per noi 2 è stato fantastico, per me era una specie di magia….ancora non comunicavamo benissimo… porto ancora nel cuore questa canzone. E da lì ogni anno io, lei e la mamma (che peraltro non perdeva occasione di cantare per noi tantissime canzoni degli Zecchini degli anni 70) a guardare in tv la serata finale dello Zecchino d’Oro con la mitica Mariele e il fantastico Cino Tortorella. Ricordo che guardando e osservando Mariele e Cino adoravo il loro modo di fare, dolce, sorridente…e lì è nato pure il mio sogno di diventare insegnante (il lavoro più bello e gioioso del mondo). Ricordo pure che c’erano i miei coristi preferiti, tra di loro ricordo perfettamente un volto, quello di Lucia Mele che quest’anno ho trovato su Instagram (anche se lei non conosce questo aneddoto)….ma ce ne sono molti altri di cui non conosco il nome! Mamma mia quante musicassette consumate a forza di ascoltarle….e quante orecchie “stanche di sentirci” in quegli anni. Poi sono diventata grande e sono diventata insegnante di scuola dell’infanzia e lì le canzoni dello Zecchino sono entrate a far parte ancor di più della mia vita. Ricordo la prima recita di fine anno scolastico con la mia prima classe di 28 bambini di 3 anni, io allora ventenne, avevo preparato per ognuno di loro, con la carta crespa, delle alucce e delle crestine da mettere in testa ed abbiamo ballato “Il pulcino ballerino”! Mamma mia quanta emozione per me riuscire a terminare il mio primo anno scolastico da insegnante con tanta allegria e con tante soddisfazioni datemi da quei meravigliosi bimbetti e dai loro genitori….e poi mi sembrava di essere come Mariele….un sogno! Un altro episodio che ricordo con un sorriso è stato un contest nato, qualche anno più tardi, tra i genitori: “Noi e lo Zecchino”….quanto ci siamo divertiti: loro si sono messi nei panni delle canzoni che interpretavano ed hanno inventato costumi e coreografie. In quell’occasione avevano deciso di mettere in scena: “Cocco e Drilli” con dei meravigliosi costumi di gommapiuma creati da loro; “Katalicammello”; “Dagli una spinta”; “La sveglia birichina” ma…. quanto ridere con quel papà che si è travestito da Peppina e correva tra una moka gigante e l’altra a riempirle di qualsiasi cosa finché tutto è scoppiato! Era stata proprio una bella festa ed anche in questa occasione il collante è stato lo Zecchino d’Oro, perché chi non conosce le canzoni dello Zecchino? Ormai è parte della storia , non solo mia ma di tantissime persone. Successivamente mi sono sposata e poi sono diventata mamma di due meravigliosi bimbi e pure qui c’entra lo Zecchino: ero incinta di Elia, il mio primo figlio, e ricordo che, con il pancione, stiravo guardando il 53 Zecchino d’Oro e non so perché ma ora è una delle sue canzoni preferite è “Il contadino” proprio di quell’edizione tanto che è stato uno dei primi brani che ha voluto imparare quando quest’anno ha cominciato la scuola di canto. Quando sono diventata mamma, inoltre , ognuno di loro aveva la sua ninna nanna preferita: per Elia era “Le stelle”, invece per Jacopo che ha sempre faticato a dormire, bastava che cantassi “La ninna nanna del chicco di caffè” perché lui si rilassasse e finalmente cominciasse a dormire!! Infine nell’inverno del 2017 comincia la nostra avventura “a contatto” con lo Zecchino quando, i nostri bimbi guardavano (come ogni anno) la trasmissione del 60° Zecchino d’oro e nostro figlio più grande Elia ci rivela che gli piacerebbe tantissimo partecipare. Noi genitori rimaniamo un po’ basiti perché lo conosciamo “Lui è timido, riservato dice così solo sull’onda delle emozioni…” e la cosa finisce lì. Poi arriva venerdì 4 maggio 2018 ed io leggo un post in Facebook che dice che sono aperte le selezioni per lo Zecchino d’oro…prima tappa Treviso….lo dico ad Elia e lui “Sì mamma me la sento”….io e mio marito sempre più basiti🤔🤔….bene, lunedì 7 maggio 2018 ci decidiamo e lo iscriviamo…il 9 fa il provino e felicissimo come non mai mi rivela di aver cantato la canzone fino alla fine. Attendiamo l’eventuale telefonata, che sarebbe dovuta arrivare entro il venerdì sera, per sapere se Elia fosse passato alla successiva selezione, ma niente….ok…noi tranquillissimi, Elia pure, fiero di averci provato (lui che non ha mai frequentato una scuola di canto!). Ma poi il sabato sera..SORPRESONA: Elia era passato e doveva andare a Verona! Giornata ME RA VI GLIO SA, non siamo passati, ma ci portiamo nel cuore e nella mente l’esperienza di incontro con persone fantastiche, sorridenti, che fanno di tutto per far sentire a proprio agio i bimbi…noi genitori ci portiamo a casa una consapevolezza in.piu: nostro figlio ha una grande forza che gli ha permesso di affrontare un palco (dove non era MAI stato), certo era impacciato, ma ha cantato tutta la sua canzone…ed Elia cosa si è portato a casa? Un meraviglioso seme :l’amore per la musica ed il canto, un seme che noi genitori lo aiutiamo a coltivare tuttora. Quest’anno ci abbiamo riprovato e chissà come andrà….. Con questa testimonianza vorrei ringraziare lo Zecchino d’Oro, il Piccolo Coro, il maestro Sabrina Simoni ….siete la colonna sonora della mia vita e senza di voi forse non ci saremmo accorti del Sogno di nostro figlio. Grazie di cuore.
Annamaddalena Crocetta

 

No comments yet. Be the first one to leave a thought.
Leave a comment

Leave a Comment