MIO FIGLIO É UN BULLO E DICE PAROLACCE

MIO FIGLIO É UN BULLO E DICE PAROLACCE

Oggi pomeriggio un papà, con un certo imbarazzo, mi ha chiesto di parlarmi privatamente. Così ci siamo spostati in una zona isolata. Ero molto curiosa e mi ha raccontato che suo figlio sta subendo delle “vessazioni” dal mio, da parecchio tempo. Offese tipo che è uno scemo e altro. Così il bambino non vuole più frequentare il coro e addirittura ha “paura” di mio figlio. La prima risposta che mi è venuta in mente è stata che non capivo perché non me l’avessero detto prima ma loro speravano che la cosa si aggiustasse da sé. Poi hanno coinvolto un altro bambino dicendo che è stato preso in mezzo anche lui, lo stesso che fino a qualche tempo fa stravedeva per mio figlio e viceversa. Così ho proposto di chiamare i bambini e parlare tutti insieme per risolvere il problema. Alla fine della lezione ho accennato il problema alla direttrice che ci ha chiamati tutti e quattro nell’aula per parlare. Ha posto varie domande ai bambini, ascoltando ogni risposta. Poi ha chiamato anche l’altro bambino che alla prima domanda ha risposto: “Io non ne so niente di queste cose” per poi ritrattare con la madre vicino che sì, era vero. Ma la macchia si è ingrandita e dalle offese sono passate al criticare un gruppo dei bimbi del coro che insegna parolacce (tra cui il mio) e che i genitori volevano fare una riunione. Io cadevo dalle nuvole, non tanto per la colpevolezza o meno di mio figlio ma per tutto quel silenzio intorno. Molte di queste mamme hanno scambiato esperienze più o meno significative con me e non erano solo semplici conoscenti. Sarebbe bastata una frase…Ero molto amareggiata. Poi hanno proseguito con frasi sulla buona educazione come se io non gliela stessi insegnando …. Io ho ascoltato, ho fatto parlare mio figlio che ha ammesso molte delle colpe che gli sono state date, motivandole per stanchezza e altro. Io sono intervenuta sgridandolo sull’offesa dello scemo, soprattutto ad un bambino più piccolo, anche se so che in casa nostra è quasi normale che spesso accada con sua sorella, ma non è un buon motivo per ripeterlo anche fuori casa. Mi sono sentita fortemente in imbarazzo come madre e come amica e mai mi sarei aspettata una situazione del genere. A quanto pare la grande famiglia dei genitori non è poi così “grande”…

Francesca Bernardi

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