Mariele e… Un desiderio esaudito

Mariele e… Un desiderio esaudito

Ricordo i racconti di mamma … e mai ho dimenticato quando mi racconto’ che il primo degli amici a prendermi in braccio appena nacqui fu il Maestro Gino Bussoli, noto alla storia non solo per i suoi baffi ma anche e soprattutto perche’ direttore dell’orchestra che accompagnava i piccoli cantanti dello Zecchino d’Oro diretti da Mariele Ventre.
Il Maestro Bussoli era non solo amico di famiglia ma anche l’insegnante di mia sorella e grazie a lui in casa non mancava mai niente di ciò che riguardava lo Zecchino … a Natale puntualmente arrivavano disco e pubblicazioni inerenti lo Zecchino d’oro che tutti seguivamo incollati alla TV allora in bianco e nero, con la speranza che l’antenna non facesse le bizze a causa delle intemperie.
Ricordo che mi incantavo nell’osservare Mariele: una figura esile con un sorriso ed uno sguardo dolci, ma dalle sue mani non toglievo mai lo sguardo.
Non lo so perche’ non la ho mai incontrata dal vivo, ma solo nei sogni nei quali spesso fin da quando ero bambino lei appariva.
Non esisteva il karaoke ed il nostro gioco era… Giochiamo allo Zecchino d’oro? Avevamo i libricini con tutti i testi delle canzoni… eravamo un bel gruppo di bambini a giocare… chi faceva la giuria… chi faceva il corista… chi faceva la solista… Ed io che presentavo come Mago Zurli’.
Mariele non c’era mai nel gioco, ma solo nei sogni.
Intanto il tempo trascorreva e crescendo gli studi di recitazione, di musica e canto corale, di ballo e danza con e senza pattini, divennero importanti soprattutto per me e per una delle mie amiche che nel gioco dello Zecchino voleva interpretare sempre la solista…Crescendo poi il gioco si trasformo’ in Giochiamo a Sanremo ?
Il presentatore ero sempre io e la solista era sempre la stessa che magistralmente interpretava i successi di allora…
in particolare dei Matia Bazar.
Un’infanzia ed un’adolescenza che per me e la mia amica solista divennero una culla dei nostri desideri e forse un rimpianto… quello di non aver mai avuto l’opportunita’ di cantare allo Zecchino d’oro… Eppure abitavamo a Bologna…
ma non lo so perché’ non avevo mai incontrato Mariele, se non nei sogni.
Arrivo’ l’ultimo Zecchino d’oro per Mariele… ricordo che ebbi l’impressione di vedere un cero che stava per esaurire la sua luce che scaturiva dalla sua esile fiamma che non voleva spegnersi.
Quando diedero la notizia della sua scomparsa rimasi senza fiato, ma con una incredibile sensazione di serenità trasmessami da un improvviso silenzio profondo e prolungato; era come se tutto attorno a me si fosse spento ed annientato.
Poco tempo dopo ricevetti una chiamata al telefono, da Lidia Basso De Biase, mamma di una campionessa di pattinaggio, ma anche Amica di Mariele e collaboratrice di ufficio stampa di Antoniano di Bologna.
Non lo so perché non ti ho mai incontrata prima, se non nei sogni… ma dopo quella telefonata sapevo che ti avrei avuto vicino per sempre.
Lidia mi comunicò che assieme a Raffaele Nacarlo, allora Presidente UISP Pattinaggio Emilia Romagna, avevano pensato di dedicare un evento a Mariele, nel quale i bambini avrebbero pattinato in gruppo interpretando le canzoni dello Zecchino, in una gara di solidarietà interpretata dai bambini, giudicata dai bambini ed a favore dei bambini più bisognosi. L’evento alla sua prima tappa avrebbe trovato collocazione all’interno della Rassegna Gruppi UISP Emilia Romagna, presentato dalla celeberrima Elisabetta Viviani, cantante ed attrice di successo nota anche per aver dato la sua voce alla canzone Heidi. Occorreva però un affiancamento alla conduzione che fosse esperto di pattinaggio… a quei tempi io ero Responsabile Nazionale del Gruppo Giudici e Segretari di UISP Pattinaggio ed entusiasta accettai.
Il successo dell’iniziativa nata dai cuori di due genitori speciali della storia del pattinaggio fu talmente grande che ricordo che subito si preparò la seconda edizione, che da allora ha gremito i palasport di Bologna, di Modena e di Forlì nella sua lunga storia già 24enne. Quasi sempre al mio fianco ho avuto dalla seconda edizione Valter Brugiolo, ex-bambino di Mariele noto per la canzone Popoff, assieme ad Elisabetta Viviani e Cristina D’Avena per varie edizioni. Tanti sono stati gli ospiti nel tempo accorsi a rendere omaggio ad una Grande Maestra non solo di Musica e Canto… ma anche di Vita. Ricordo Cino Tortorella alias Mago Zurlì, Rita Pavone con Teddy Reno, Orietta Berti, Andrea Mingardi, Gloria Bonaveri, Barbara Cola, Gianfranco Fasano, Giulia Gaudino e … Silvia Mezzanotte, la mia amica che nei nostri giochi di infanzia voleva sempre fare la cantante solista e che nel frattempo aveva tramutato in realtà i nostri sogni di bambini diventando davvero una bravissima cantante professionista, addirittura vincendo Sanremo coi Matia Bazar, oltre a rendersi autrice nel tempo di un brano del repertorio dello Zecchino d’Oro.
Credo Mariele abbia il suo modo di esser presente nella vita di chi l’ha amata, scegliendo a volte i percorsi da suggerire con un modo tutto suo anche a chi fatica a trovare un sentiero che porti a sereni risvolti.
Nel tempo ripresi in mano la mia Vita artistica, grazie anche agli stimoli di una grande maestra per me, Gina Basso (sorella di Lidia) autrice, giornalista, scrittrice e conduttrice RAI, ma soprattutto amica di Mariele. Ritornato all’insegnamento del pattinaggio artistico, ho incrementato la mia attività di cantante di piano bar e di conduttore di eventi musicali e sportivi, ma portando sempre nel cuore il rammarico di non aver mai incontrato Mariele allo Zecchino d’Oro ed una notte sognando riconobbi la sua voce che diceva “Ci sono tante strade per arrivare alla meta”.
Ritenevo di essere felice di poter guidare al microfono ogni anno l’evento che la ricorda con una festa tutta sua, ma fra me e me cresceva il desiderio di poter almeno una volta varcare la porta di quel contest in cui lei aveva donato tutto il suo amore nella sua vita… lo Zecchino d’Oro.
Con Gloria Bonaveri ed il suo compagno Alessandro avevo instaurato un rapporto di collaborazione di tipo autorale; un’idea nata dopo uno dei tanti Trofei in cui Gloria era ospite. Insieme decidemmo di presentare due dei nostri elaborati alle selezioni dello Zecchino d’Oro.
Una mattina uscendo dalla chiesa del paese in cui vivevo, dopo aver riacceso il telefono, cominciò a squillare. Sui gradini della chiesa lessi che era Antoniano che mi stava chiamando e subito pensai ad un qualcosa inerente il Trofeo Mariele Ventre. Era Fra Alessandro, che come direttore aveva preso il posto dell’indimenticabile Padre Berardo Rossi, il quale con voce gioiosa mi comunicava che una delle mie canzoni era stata scelta per lo Zecchino d’Oro.
Ricordo che non riuscivo dalla commozione a parlare e che subito nel silenzio la mia mente vide l’immagine di Mariele. Era proprio la canzone che con Gloria ed Alessandro avevamo concepito dopo uno dei Trofei… Il Maggiolino Cicciaboccia.
Negli anni avevo conosciuto la sorella di Mariele, Maria Antonietta, una delle persone che più mi ha saputo esser vicino e sempre con le giuste parole; ci hanno uniti gli stessi dolori, fra i quali quello di aver perso nel medesimo modo e prematuramente una sorella. Ricordo che la chiamai immediatamente per comunicarle la mia gioia, ma ricordo anche ciò che mi disse dopo la prima serata dello Zecchino 2006 in cui fu presentata per la prima volta la canzone: a Mariele sarebbe piaciuta tantissimo, mi disse per telefono, perchè è veramente una canzone per bambini da cantare col sorriso.

Durante quello Zecchino d’Oro non facevo altro che respirare un’ aria di gioia immaginando che ci fosse anche Mariele vicino a Sabrina Simoni a dirigere quella esecuzione.
Mai avrei immaginato che poi nel tempo fosse diventata una delle canzoni più gettonate dai gruppi dei vari Trofei Mariele Ventre e ricordo l’emozione che provai nel presentare il gruppo che per la prima volta la interpretava sui pattini.
Nel tempo a questa grande festa si sono aggiunte Patrizia Galletti (Responsabile UISP Pattinaggio Emlia Romagna), Cecilia Ventre (nipote di Mariele) e Donatella Poletti (ex-bambina di Mariele) che sono un motore di puro amore per questo evento che ogni anno illumina una storia unica.
Il messaggio di vita e di insegnamento di Mariele Ventre, di immenso valore pedagogico e riconosciuti universalmente, sono salvaguardati dalla Fondazione Mariele Ventre che con tanta cura mantengono vivi e diffusi i contenuti di un’ Opera di importanza unica.
L’amore ed il sorriso, con la musica ed il canto, abbattono qualsiasi barriera.
Non a caso il primo presentatore delle Zecchino d’Oro era un Mago… Mago Zurlì… E’ una magia da sempre pe me attendere lo Zecchino e da 24 anni attendere il Trofeo Mariele Ventre che ogni volta alla vigilia si adornano di magica atmosfera.

“Sono tanti i modi nei quali Mariele riesce ad esser vicina a chi l’ha amata… sono innumerevoli ed indescrivibili.
Esser invasi dalla neve a mezzanotte, mentre rifinivamo le ultime parti della scaletta del giorno dopo, col pensiero non solo di come rientrare a casa, ma di come avrebbero fatto ad arrivare i Bambini con le loro famiglie con le strade innevate…
Sentirsi dire a l’una di notte al telefono da Maria Antonietta: pensa Guido alla canzone Piove con il Sole e vedrai che ci penserà Mariele al domani…
Svegliarsi il giorno dopo con il sole e… la neve che si era sciolta.
Non lo so perchè non ti ho mai incontrata dal vivo Mariele, ma sono sicuro di averti sempre vicino.”

 Guido Mandreoli

 


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