L’INTERVISTA N°0 DI SARA

L’INTERVISTA N°0 DI SARA

Grazie a  Sara Casali Testimonianze Musicali allarga “le maglie della rete” con la sua intervista a Gianfranco Fasano del 1999.

 

Intervista a Franco del 28 novembre 1999
Sara: Come sei venuto in contatto col mondo dello Zecchino d’ Oro?
Fasano:  Sono venuto in contatto con voi perché 5 anni fa ero venuto a trovare Maria Perego,
l’ideatrice di Topo Gigio, per realizzare un video con i pupazzi animati da lei di una canzone che si chiama “Siamo in tanti”, però poi non é stato più possibile realizzare questo progetto. Proprio Maria mi ha consigliato di mandare alle selezioni per lo Zecchino una canzone e mi ha dato il bando di concorso per partecipare come autore. Così scrissi “Goccia dopo goccia”, poi sono venuto, mi sono innamorato dell’ambiente e delle cose dell’ Antoniano. In quel periodo era anche nato il mio primo, e per ora unico, bambino: Emanuele; quindi mi sono dedicato a questo.
Sara: Quali brani che hai presentato ti sono più cari?
Fasano:  Forse la canzone alla quale sono più affezionato é “Batti cinque!” perché riusciva a riunire il messaggio serio, la voglia di vivere, la musicalità… Succede spesso però che a me piacciano molto canzoni che poi non riscontrano lo stesso consenso fra i bambini, infatti “Goccia dopo goccia” arrivò ultima ^_^;;;
Sara: La polemica di quest’estate riguardo il fatto che 3 canzoni su 7 italiane fossero tue ti ha ferito?
Fasano: La cosa che più mi é dispiaciuta é che la gente pensa che le selezioni siano truccate e invece tutto avviene alla luce del sole, considerando poi che la giuria cambia sempre.
Mi ha ferito inoltre il fatto che spesso la gente mi critichi non sentendo neanche le canzoni dimostrando di fare contestazioni per principio.
Sara: Scrivi da solo le canzoni che presenti?
Fasano: No, non bisogna dimenticare che le creo in collaborazione con altri autori come Di Stefano.
Sara: Che canzoni hai presentato alle selezioni di quest’anno oltre alle 3 che abbiamo visto in onda allo Zecchino?
Fasano: Avevo presentato anche Radio Giungla e l’anno scorso una canzone sui dialetti…
Sara: Qualche commento sulle canzoni di quest’anno…
Fasano: Tra le canzoni presentate credo che quella più originale e simpatica sia “Lumacher”.
Quella che amo di più é invece “Gira! Che é un girotondo!”; il “Mitico Angioletto” ha un arrangiamento molto moderno ed é stata una rivelazione. E’ stato divertente realizzare “Io col 2000” perché, in un certo senso, ho creato il “Geghegé del 2000” ed appartiene sempre al filone di “E’ meglio Mario” e de “Il bambino terribile”.
Sara: Un programma televisivo ha ritrasmesso la tua apparizione a San Remo. Come mai hai deciso di passare dal mondo dei cantautori a quello degli autori?
Fasano: E’ vero, avevo presentato “Un’isola alle Hawaii”. Non è stata una decisione premeditata, avevo solo pensato di interrompere la mia produzione discografica perché non c’era un proporzionato impegno promozionale in funzione dei dischi che facevo e allora ho deciso di aspettare un attimo. Per combinazione, proprio in quel momento sono entrato in contatto con lo Zecchino, come ti dicevo, e poi si sono aggiunte le numerose collaborazioni con Alessandra Valeri Manera e Cristina D’ Avena: sono quasi sempre in studio per lavorare alle sue canzoni.
Sara: Quindi tutto un mondo musicale legato ai bambini: lo Zecchino, le sigle per i cartoni animati…
Fasano: Sì… e devo dire che qualche anno fa ho anche scritto qualche canzone per il festival dell’Ambrogino d’ oro… e una, “Come una marea”, ha addirittura vinto il primo premio!
Sara: Prima ci hai parlato di Di Stefano… com’è cominciata la vostra collaborazione?
Fasano: Proprio in quel periodo mi è arrivata, fra le lettere di persone che mi volevano conoscere, anche quella di Emilio Di Stefano, un professore di Cantù,  che desiderava incontrarmi allegando inoltre alcuni testi da farmi leggere…in seguito ci siamo visti e così è iniziata la nostra collaborazione scrivendo “Goccia  dopo goccia”.
Sara: Come avviene la selezione per le sigle dei cartoni animati?
Fasano: Non esiste una vera e propria selezione. La signora Valeri Manera, che conosce già la trama del cartone, mi commissiona alcune sigle dandomi uno storyboard oppure se l’animazione è già pronta, la guardo personalmente. Poi le propongo una musica e mi é capitato di dovere rifare completamente più di 4 o 5 volte qualche canzone. C’é una correttezza in lei davvero ammirevole riguardo la scelta di uno o di un altro autore.
Sara: Qual é stata la canzone che hai dovuto proporre più volte?
Fasano: Ce ne sono state due che mi hanno “fatto dannare” più di tutte: “Behetoven” e “Nel covo dei pirati con Peter Pan”. Quest’ultima infatti ne contempla almeno quattro.
Sara: Hai mai pensato di interpretare personalmente le sigle che scrivi?
Fasano: C’é la cultura di legare le sigle dei cartoni a personaggi inerenti al mondo dell’ infanzia ed esistono problemi anche burocratici. Cristina D’ Avena é un punto di riferimento per coloro che seguono i cartoni animati e, comunque, ci sono anche molte altre voci che collaborano: Giorgio Vanni, Mattia Pisano… Non mi sono mai voluto proporre in questo senso: é difficile fare contemporaneamente l’autore e il cantante, anche se spesso partecipo ai cori. Preferisco seguire Cristina e sentirla cantare come vorrei.
Sara: Per quali case discografiche lavori?
Fasano: Per ora non ho casa discografica, ho inciso due album per la SONY e un altro nel 93.
Sara: Qual é secondo te la differenza tra l’autore per i cartoni animati e quello per altri generi?
Fasano: Beh, per quanto riguarda i cartoni ci si deve immedesimare nella storia e scrivere un pezzo di conseguenza. Altra cosa é scrivere per lo Zecchino.
Tra le canzoni che secondo me sono risultate più riuscite é sicuramente Calimero e la sua versione Dance e, nonostante fosse nata per un pubblico di bambini piccoli, é stata per tutti un successone. Ovviamente lo spessore musicale non è paragonabile quello di canzoni come “Un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare” o “Curiosando nei cortili del cuore”.
Sara: Quando ti capita di comporre una musica per i cartoni, ti fanno ascoltare la sigla originale o no?
Fasano: No, non la ascolto, penso che le canzoni originali siano state fatte per un mercato diverso.
Sara: Come sei in contatto con il pubblico? Hai un sito o un indirizzo di posta elettronica?
Fasano: Purtroppo non ho ancora un sito personale anche se attraverso Radio Italia Solo Musica Italiana, cercando Fasano, troverete molte informazioni su me come cantautore.
Sara: Una curiosità… Sei per caso uno dei due Franco (Franco 1° e Franco 4°) che scrissero “Ho scritto t’amo sulla sabbia”?
Fasano: No… non sono nessuno dei due… sono Franco 3° ^_-
Sara: La tua giornata tipo…
Fasano: Non esiste… dipende da quello che faccio… Per esempio attualmente ho un callo a una mano perché hanno prestato la Playstation a mio figlio e sono stato costretto ad imparare a giocare anche la notte per evitare di fare figuracce con lui 🙂
Sara: Hai conosciuto Mariele? Se sì, che ricordo hai di lei?
Fasano: Purtroppo l’ho conosciuta di sfuggita e i miei ricordi sono legati all’infanzia quando la vedevo dirigere i bambini del coro.
Sara: Qual é stato per te il tempo minimo e il tempo massimo per la composizione di una musica?
Fasano: Il tempo minimo? Tre minuti… quello massimo due mesi.

 

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