La storia di Grazia Belluzzi

La storia di Grazia Belluzzi

 

Con quello straordinario registratore che è chiamato memoria, torno indietro nel tempo, rivedo molti dettagli della mia vita e l’idea di presentarne qualche frammento mi appare piacevole! Immaginate… In un piccolo paese di nome Sermide, situato sulla riva destra del Po in provincia di Mantova, nella punta più bassa della Lombardia, incastonata tra il Veneto e l’Emilia Romagna…, in una tempestosa notte di mezza estate, nel lontano 1973, nasco io: Grazia! Figlia unica di papà del luogo e mamma abruzzese cresco con una passione sfrenata per il canto e per la musica! Notando questo slancio, il mio adorato papà, un uomo dalla spiccata sensibilità, solare, eccellente ballerino, amante delle canzoni romagnole e innamoratissimo della sua bambina, nel giorno del mio terzo compleanno mi dona il primo disco 33 giri della 18° edizione dello Zecchino d’Oro. Si tratta, per l’esattezza,dell’edizione di marzo perché, ad eccezione degli anni precedenti e di quelli a seguire, nel ’76 vennero trasmesse in televisione due edizioni: una prima a marzo e una successiva a novembre! “Ciao Amico”, “Mamma Tutto” e “La Teresina”, canzone vincitrice di quella edizione, da quel momento fanno da sfondo a tutta la mia infanzia! Mentre le ascolto, ammiro la copertina del disco dove è raffigurata una foto del Piccolo Coro diretto dalla mitica Mariele Ventre! Ciò che attrae la mia attenzione su quella copertina sono i bambini, ma in modo particolare mi colpisce la bimba più piccola: mi domando come si chiama quella bambina piccola come me e che ha già la fortuna di cantare in un coro così bello e importante… Mah… chissà chi sarà…

18 Coro F

Nel frattempo le canzoni dello Zecchino entrano a far parte della mia quotidianità, dal risveglio della mamma che ogni mattina dal primo giorno di scuola mi canta ” La sveglia birichina” sperando in un facile e morbido risveglio ( speranza che puntualmente non va a buon fine vista la profondità del mio sonno), alle serate con papà trascorse davanti al registratore cantando a squarciagola canzoni “Vintage” dello Zecchino o dell’epoca, le stesse che cantavo anche con le amiche del cuore e di cui tuttora conservo gelosamente registrazioni sulle audiocassette! Le stagioni si susseguono, passano gli anni e lo Zecchino d’Oro condotto dall’illustre Cino Tortorella è sempre di più un evento che mi incanta, imperdibile! Inizio le scuole medie e finalmente le lezioni di educazione musicale diventano cosa seria! L’insegnante è un giovane diplomato in canto al conservatorio di Mantova, abilissimo al pianoforte e con una fanciullezza trascorsa in gare canore tra cui le selezioni per lo Zecchino! In seconda media entro a far parte del coro della scuola e il mio primo saggio è il saggio di Natale del 22 dicembre 1985 dove canto… sìììì… canzoni tratte da un album natalizio del Piccolo Coro! Quanta emozione quella sera concentrata in tante note!! In terza media mi iscrivo alla Scuola di Musica del paese e insieme a mio papà entro a far parte del coro parrocchiale! Gli anni passano, ma la passione per il canto rimane. Il destino è imprevedibile…, galeotte furono le canzoni del Piccolo Coro… Ebbene sì, mi sposo con il mio ex insegnante di educazione musicale! Il fato però è a volte crudele. Un destino avverso, ineludibile, insieme a quel maledetto mostro chiamato cancro porta via con sè mio marito nell’agosto del 1999. Da quel momento inizio un nuovo cammino, ma privo di tutto ciò che mi ricorda il passato. Purtroppo anche il mio adorato papà nel marzo del 2005 mi lascia per sempre. La mia esistenza è in continua evoluzione, alcuni frammenti di essa sono raggianti, altri invece sono interminabilmente dolorosi. Ed eccomi ora, catapultata nel 2017, tanta acqua è scorsa sotto il ponte del mio amato fiume e con lei è ritornata la voglia di musica, di canto , di un “ritorno alle origini”! E’ arrivato novembre, mese da sempre dedicato alla manifestazione dello Zecchino! Con il pensiero ritorno a quel mondo candido, delicato, il mondo della “Teresina”, e così mi metto comoda davanti al pc e cerco su Youtube quella bimba tanto bellina che con la sua canzone in passato aveva arricchito di gioia quelle giornate in cui cucciola mi “affacciavo” al futuro! La trovo! Mi commuovo riascoltandola e vedendola! Leggo il suo nome in un commento sotto il video, si chiama Francesca Bernardi! Immediatamente mi connetto a Internet e tramite Facebook la cerco e le invio una richiesta d’amicizia anche se non so neppure io perchè sto compiendo tale gesto! Mi dico che sicuramente non conoscendomi non risponderà mai! Con mio stupore mi risponde! Sono felicissima! Messaggio un po’ con lei e mi sembra di conoscerla da sempre! Incredibile, bizzarra fatalità, Francesca è la bimba piccola che tanto ammiravo sulla copertina del disco in vinile! Ed ora, eccomi qui per sua richiesta, a presentare il riassunto di una parte della mia storia! Grazie Francesca, mi hai fatto un regalo bellissimo! Spero di conoscerti presto personalmente e assistere ad un’esibizione del coro dei “Vecchioni di Mariele”!! Con questo mio scritto vorrei portare una testimonianza di come le canzoni dello Zecchino d’Oro e del Piccolo Coro possano rimanere impresse in modo indelebile nella realtà di una persona! Un abbraccio a te Francesca e un saluto a tutti i lettori di Testimonianze Musicali! Con sincero Affetto! Grazia.

 

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