La storia di Cristina Zavalloni

La storia di Cristina Zavalloni

Ho frequentato l’Antoniano per alcuni anni. In quel luogo, in quel momento, io ero ‘la figlia di Zavallone’. Un ruolo un pò scomodo forse, che mi ha comunque dato modo di conoscere una realtà viva e brulicante di energie.

Ricordo Mariele, una specie di Edith Piaf tutta nervi, grinta e passione.

Ricordo sua sorella, una creatura più mite e instancabile organizzatrice di attività culturali.

Ricordo un bel ragazzone dal timbro caldo, che farà poi una splendida carriera di baritono. Si chiamava Simone, ma forse mi sbaglio?

Ricordo mio papà che mi sgrida quando in casa canticchio le seconde voci, quelle del coro, ovvero delle ‘Verdi note’, quelle che mi sembrano molto più interessanti e ricercate armonicamente. E lui invece mi invita a cantare la prima voce, quella della solista!

Ricordo quel gruppo di ragazze così affiatate di cui non facevo parte e che mi sembrava una realtà bellissima e confortante a cui appartenere.

Ricordo, ricordo….

Sono i ricordi di una bambina, certo. Non garantisco che rispecchino a pieno la realtà, di sicuro popolano l’immaginario su cui mi sono formata e li custodisco gelosamente.

Grazie, Cristina

No comments yet. Be the first one to leave a thought.
Leave a comment

Leave a Comment