LA SIGNORINA CHE PROFUMAVA DI MENTA

LA SIGNORINA CHE PROFUMAVA DI MENTA

Il 16 dicembre del 1995 è morta Mariele. Lavoravo in un negozio di scarpe e fecero storie per darmi la giornata libera ma non potevo mancare al funerale della mia maestra…Ho un ricordo sfocato e sofferente di quel giorno in cui davanti alla chiesa di S. Antonio ho incontrato persone che non rivedevo da una vita ma non era il momento in cui avrei voluto. E poi un fiume di gente che travolgeva in un dolore comune. C’erano le persone accalcate, la confusione e io che non riuscivo ancora a rendermi conto che avevo perso la mia maestra, la sola che nell’infanzia mi ha insegnato tanto. Non solo canzoni, non solo musica. Del mio carattere spumeggiante lei aveva tirato fuori il meglio e in quella scuola mi sentivo come a casa. Lo stesso pomeriggio del funerale, avevano registrato la trasmissione, “Ciao Mariele”, in un clima inverosimile. Cino Tortorella faticava a parlare e alla fine della puntata abbiamo cantato l’Ave Verum che lei tanto amava. Io l’ho imparata quello stesso giorno e me la sono portata dietro anche in seguito, come il suo ultimo regalo.

Due anni dopo, al mio matrimonio, un gruppo di ex coristi ha animato la messa cantando e proprio su quelle note mi sono commossa e avrei voluto fosse presente. A distanza di vent’anni sono piena di rimpianti per tutto quello che non sono riuscita a dire, fare, chiedere, ringraziare e considerare della mia cara maestra. La cara signorina Mariele dalle mani lunghe, la voce bassa e il suo profumo di caramelle alla menta e quel viso così espressivo che comunicava con un solo sguardo. Disappunto e approvazione, dolcezza e fermezza. Il nostro era un legame così forte che ci si capiva anche senza parole.

Stasera, nell’anniversario ventennale della sua scomparsa, la ricorderemo al cinema dell’Antoniano di Bologna, con un concerto a lei dedicato. Canteranno i bimbi del Piccolo Coro “Mariele ventre” diretti da Sabrina Simoni, le Verdi Note e Cristina D’Avena.

In suo omaggio ho invitato due musicisti, perché possano essere altri testimoni di una tale ricchezza umana e musicale. Perché trasmettere credo sia il modo più degno di ricordarla.

Francesca Bernardi

20 anni
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