IN MILLE A SANREMO

IN MILLE A SANREMO

Durante la trasmissione del Festival di Sanremo, noi genitori del Piccolo Coro “Mariele Ventre” eravamo nella sala parrocchiale di San Siro, ampia e ben attrezzata. Gentilmente ci avevano montato un maxi schermo e fornito delle bevande. Finalmente è arrivato il momento tanto atteso e appena finito il Tg qualcuno applaudiva, qualcun altro diceva di fare silenzio perché ognuno aveva il suo modo di vivere quel momento. Dopo le esibizioni dei primi quattro cantanti, i conduttori Carlo Conti e Maria De Filippi si sono seduti sulla famosa scalinata e chiacchierando amabilmente hanno ricordato la loro infanzia per poi presentare il coro che aspettava in silenzio.

Io ero profondamente commossa perché sopra quel palcoscenico c’erano i miei figli, i mille coristi passati dal coro, la nostra storia e tutte le persone che ci vogliono e che ci hanno voluto bene.

 

Hanno cantato un medley degli Zecchini storici (“Il caffè della peppina”, “Il Valzer del moscerino”, “Volevo un gatto nero”, “Il coccodrillo come fa”, “Popoff”, “44 gatti”, “Le tagliatelle di nonna Pina) con l’orchestra dal vivo e avrei gradito ascoltare anche canzoni più recenti per dare una panoramica completa.
I bambini sono stati bravi mentre Sabrina, elegantissima, li dirigeva concentrata. Poi hanno cantato “Che sarà” dei Ricchi e Poveri che mi è piaciuta molto. Infine hanno regalato ai conduttori “il distintivo” del Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna, simbolo di appartenenza.

E nonostante le svariate occasioni importanti che i piccoli coristi hanno vissuto, questa l’ho vissuta ancora più intensamente…

Francesca Bernardi

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