IL RADUNO DEI CORI DELLA GALASSIA AL FESTIVAL FRANCESCANO

IL RADUNO DEI CORI DELLA GALASSIA AL FESTIVAL FRANCESCANO

Sabato sera ci siamo trovati in Piazza Maggiore con il Piccolo Coro in occasione dell’ottavo Festival Francescano. Davanti alla chiesa illuminata c’erano radunati una miriade di bambini seduti sui gradini, facenti parte dei cori della Galassia dell’Antoniano. Quasi 600 bambini facevano esplodere gli occhi di bellezza.

I cori della Galassia, sono un’invenzione di Padre Berardo, uno dei fondatori dell’Antoniano. Nel 2001 istituì questa rete di voci bianche, unite dallo stile educativo e artistico del Piccolo Coro Mariele Ventre, divulgandone musiche e progetti benefici. Nella piazza era buio e c’era tanta gente sparsa a gruppi in un’atmosfera surreale. Pian piano apparivano le facce conosciute dei vari coristi che verso le 20.30 hanno raggiunto gli altri bambini. Poi è iniziata la diretta su TV2000 condotta da Francesca Fialdini che ha presentato con grande professionalità. I vari cori hanno cantato canzoni di vario genere e c’era un’aria di festa.

Ancora una volta ho incontrato la fan di Torino che continua a stupirmi con la sua partecipazione così assidua e appassionata, quella che, evidentemente manca, alla bella Bologna snob. Una città che fatica a valorizzare i suoi tesori nostrani: da Lucio Dalla a Mariele Ventre, dal Piccolo Coro a chissà quanti altri…

Dopodiché ha seguito un mini concerto del Piccolo Coro diretto da Sabrina Simoni, intervallato da letture di carattere religioso, tra cui molti discorsi di Papa Francesco relativi al perdono, il tema principale del festival. Mi ha colpito quello della sera che spiegava di chiudere la giornata in pace con la propria famiglia; una pace fatta anche solo con una carezza…
Hanno cantato anche il tenore fra Alessandro Brustenghi e Francesco Gabbani con il suo “Amen” in un ritardo imbarazzante nella diretta, compensato dalla sua esibizione dal vivo piena di grinta.
E quando il Piccolo Coro ha cantato “Se per miracolo” l’emozione è sbocciata come la rosa di cui parla il brano che ogni volta mi rovina il trucco. Dal mio angolo sfortunato guardavo i miei bimbi cantare e ripensavo al privilegio di aver conosciuto l’artefice del primo coro e di averne fatto parte…e ripensavo a tredici anni fa quando partecipai ad un’altra manifestazione cittadina dell’Antoniano, con mia figlia nel pancione…e ho capito che sono tutti questi giri che danno un significato alle cose, tutte queste storie che s’intrecciano e si ramificano. Credo che le storie siano importanti, le storie di ognuno e abbiano bisogno di essere raccontate e comprese per poter vivere con pienezza il presente.
Ho ascoltato con le orecchie e col cuore anche se mi sarebbe piaciuto che tutti i bambini cantassero insieme.
Il piccolo concerto è stato piacevole e come ogni volta mi ha tenuta ferma ad ascoltare…
Tutte quelle parole di perdono mi hanno fatto riflettere e mi auguro possano avere allargato tanti cuori.
Parole divenute riflessioni???

Francesca Bernardi

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