IL CD MAGICO

IL CD MAGICO

Venerdì nella buchetta della posta, ho ricevuto un cd dal coro in cui cantavo da piccola. Mi ha stupita dal momento che non ricevevo nulla da anni. L’ho aperto distrattamente e ho dato una lettura veloce alle canzoni. Tutte natalizie.
Le conosco, cantate miliardi di anni fa.

Stasera prima di cena l’ho messo su, aspettandomi le lamentele della mia novenne. Nessuna protesta.
Durante il primo pezzo, niente. Ho ascoltato senza emozioni.

Al secondo, è arrivata l’onda che mi ha sommersa di tristezza. Ho ricordato che era il brano preferito della mia direttrice e che lo cantammo il giorno del suo funerale. Quanta terra sgretolata sotto ai miei piedi…quante crepe, quanti vuoti. Quella terra che ha sorretto tutta la mia infanzia per quasi dieci anni. Quel vuoto che mai potrò colmare per la sua mancanza.
Come mi sarebbe piaciuto presentarle i miei figli e come li avrebbe adorati! Di certo gli avrebbe raccontato di quand’ero bambina.

Poi il terzo pezzo. L’avevo completamente dimenticato e riascoltarlo così di sorpresa mi ha colta fragile e ho iniziato a piangere.
Mio figlio cercava di consolarmi e mia figlia mi guardava di sottecchi.
Ormai entrambi sono abituati alle mie tristezze rivelate senza pudore.

Infine la meraviglia.
Mia figlia mi ha rivelato che le piacerebbe far parte di quel coro.
In passato non ne ha mai voluto sapere ma oggi era convinta. Addirittura le dava fastidio quando ascoltavo le loro canzoni.
Dice che le è piaciuto quel cd, che ha voglia di conoscere bimbi nuovi e che vorrebbe provare.
Al che ho iniziato ad elencare tutti i lati negativi che comporterebbe una scelta del genere. Imparare a memoria pacchi di canzoni, ripeterle alla nausea, strofa per strofa, stancarsi molto, non avere altri impegni, frequentare prevalentemente femmine!
Si, si, si. Continuava ad accettare tutte le condizioni. Per come la conosco io, non ha mai ritrattato i suoi impegni da quando è minuscola.
Il fatto è che ora sono io a dover ritrattare con me stessa e con le mie convinzioni.
Non so se mi piacerà ancora l’ambiente, non so se logisticamente sarà fattibile, non so.
Tutto poi dando per scontato che la prendano alle audizioni. Anni fa la vollero ma era troppo piccola per i miei gusti.
Egoisticamente, ho paura di sporcare i miei ricordi dell’infanzia.
Ho paura di non riuscire più a rispettare gli orari che ci siamo imposti nella tabella di marcia quotidiana.
Al tempo stesso mi piacerebbe tantissimo.
Essere genitori è anche questo: dover plasmare certe idee.
Staremo a vedere.

Quel cd ha riempito la casa di nuove idee.

Francesca Bernardi

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