I VECCHIONI A VILLA MANZONI

I VECCHIONI A VILLA MANZONI

Appena saliti sul pullman, l’espressione sulla faccia di tutti e venticinque era la stessa: incredulità. Eravamo ancora insieme, ancora in pullman, ancora per andare a cantare ma questa volta Mariele ci avrebbe diretto da dentro…sto parlando dei “Vecchioni di Mariele” e del primo viaggio intrapreso ieri dopo tanto tempo. Invitati dalla Fondazione Mariele Ventre, in occasione della presentazione del libro: “Lettere da Mariele…oltre le note dello Zecchino d’Oro”, saremmo partiti per San Marino con destinazione Villa Manzoni, sede di iniziative artistiche e culturali. Alla partenza la cara direttrice Luciana si è raccomandata di “non sprecare la voce” e non poteva mancare un Ave Maria, dopodiché, l’entusiasmo ha occupato tutto lo spazio disponibile. Chiacchiere, confidenze, risate…quante risate e in un battibaleno eravamo già arrivati, non tanto per il breve tempo trascorso ma per la leggerezza del viaggio. Un pullman carico di adulti che potevano tornare bambini grazie alla musica.

Arrivati alla Villa siamo stati accolti con grande ospitalità e dopo aver posato le borse, abbiamo iniziato la prova generale. Tutto sembrava sconnesso, disordinato e casuale in quella specie di atmosfera elettrica che precede un esibizione tra le sgridate di Fabrizio. Dopodiché ci siamo rifocillati in un posto vicino con tranci di pizza e bibite. La direttrice continuava con le sue raccomandazioni sul comportamento e il suo accudimento rimarcava il nostro viaggio all’indietro nel tempo…Casualmente c’era un tavolo clandestino dove al posto della Coca Cola servivano birra, mentre dai tavoli circostanti arrivavano bicchieri vuoti sotto banco, lontani dagli occhi vigili della direttrice. Così l’entusiasmo si è trasformato in allegria allo stato puro, dentro un pomeriggio torrido e imprevedibile.

E ancora il tempo ha corso a balzi fino all’ora del ritrovo. Tornati nella sala delle borse, ci siamo cambiati, indossando la divisa e cercando un briciolo di concentrazione. Nella stanza, tutti vestiti di bianco, facevamo un ultima prova sul testo della sigla iniziale.
Intanto Fabrizio ci faceva coraggio dicendo che nella sala c’era una sola persona mentre una Vecchiona rispondeva che “noi siamo dei professionisti e canteremo bene anche solo per una persona”…frasi ascoltate in passato, decine di volte diventate parte di un modo di essere…nel frattempo Gianfranco Fasano è venuto a salutarci e a sottolineare la sua presenza per la voglia di ascoltarci! Quindi le persone erano già due, anzi quattro, considerando che con lui c’erano anche Massimo Tagliata e Andre Lama. Dopo un po’ siamo scesi nella sala dov’è iniziata la conferenza nel salotto letterario di Ente Cassa di Faetano curato da Angela Venturini, dove sono intervenuti Giuliano Musi e Maria Antonietta Ventre. Intanto continuavano ad arrivare persone che hanno riempito la sala mentre noi Vecchioni raggiungevamo la postazione per l’inizio del concerto.


Ed ecco sentire addosso quel senso di panico che toglie il respiro e la saliva…
Partono le note della sigla “Canta con noi” e tutti in fila entriamo nella sala cantando, finalmente! Siamo noi, un coro, il coro, il nostro amato coro.
Intervalliamo le letture delle lettere di Mariele estrapolate dal libro, a letture di scritti di Maria Antonietta, a canzoni mentre, sullo schermo scorrono le foto di noi bambini, di lei, Mariele con noi e in tante occasioni diverse ma tutte preziose: dalla visita al Papa alla festa di paese…
Mentre cantiamo si tocca la commozione generale anche quando la voce di Cino Tortorella, accompagna il brano “Non abbiate paura”.

Le canzoni attraversano tanti tipi di emozioni dalla divertente “Nella vecchia fattoria” alla gioiosa “Sorridi sorridi” fino all’impegnata “Ave Verum”…

Gli ospiti (Gianfranco Fasano, Massimo Tagliata, Andrea Lama) intervengono con parole di calore e infine ci sono gli applausi, i saluti, le foto in un benessere reciproco tra i coristi e il pubblico. Si rompono le righe e si festeggia con un brindisi offerto dagli ospiti, insieme ad un graditissimo presente.
Ebbri di felicità è scesa la notte e torniamo sul pullman dalle luci abbassate.
Il malaugurato autista ci riporta al punto di partenza, l’Antoniano, non sapendo che avremmo cantato per tutto il viaggio di ritorno…

Francesca Bernardi alias Zucca Zoe

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