Tutti sanno quanto sia legata alla storia dell’Antoniano e di conseguenza allo Zecchino d’Oro. Non condivido le scelte che modernizzino a tutti i costi, come il logo nuovo o la tranciatura nel nome del coro ma ne condivido altre come la scelta su base anonima delle canzoni partecipanti alla manifestazione. Ci sono autori che lavorano tutto l’anno per realizzare nuovi brani e altri che non l’hanno mai fatto. Scrivere una canzone per lo Zecchino d’Oro é forse più difficile che scrivere per Sanremo (a cui partecipano brani sempre più discutibili) perché i criteri della manifestazione sono completamente diversi. Oltre alla scrittura del testo che dev’essere compreso da bambini di varie età e magari avere anche una morale, la melodia deve avere una tonalità giusta per le corde vocali infantili dei solisti e del coro. Inoltre l’insieme delle canzoni deve avere un senso, spaziando su vari argomenti quindi se dieci autori mandano una canzone sugli animali, sicuramente non verranno scelte tutte. Nel 1987 per il 30° ci fu un’edizione alternativa, aperta solo ad autori famosi. Se si analizzano i brani di questi ultimi, si evince che non tutti sono necessariamente riusciti, a dimostrazione del fatto che la scrittura per bambini non é per tutti (scopritelo nell’articolo di Antonio Bacciocchi: https://tonyface.blogspot.com/…/lo-zecchino-doro…).
Da qualche anno a questa parte Carlo Conti, il direttore artistico dello Zecchino d’oro, ha introdotto alcune canzoni di autori famosi, probabilmente per avere maggiore visibilità, non facendoli partecipare al bando, togliendo spazio ad autori esperti e aspiranti. Il 13 febbraio é la data di scadenza per l’invio delle canzoni e ho letto alcuni commenti nella pagina di Zecchino d’Oro Official privi di fondamenta in cui alcuni aspiranti denigrano la selezione delle canzoni, affermando che gli autori scelti sono sempre gli stessi, senza sapere né quante canzoni inviano né per quanti anni di seguito. Aggiungo che in passato mi é capitato di ascoltare, su richiesta, brani di alcuni autori e mentre ne ho sentiti di banali e imbarazzanti, altri, mi sembravano dei veri capolavori. Spero fortemente che molti di quelli “sempre scelti” non gettino la spugna perché mantengono alto il livello delle canzoni e sono da esempio a chi si appresta a provarci.
Francesca Bernardi
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