FLASHBACK per CINO da Leena De B

FLASHBACK per CINO da Leena De B

Da Leena a Cino
Sono Leena De Blasio, mamma e traduttrice d’italiano-inglese-romeno-finlandese. Attualmente lavoro part-time come insegnante d’italiano presso l’università di Turku. Seguo lo Zecchino d’Oro e il Piccolo Coro da quando avevo circa tre anni,
più o meno dal 1988. In questo programma vedevo due persone a cui mi sono subito affezionata: Mariele e Cino. Tra di loro c’era un’intesa così forte che qualche volta io addirittura pensavo che fossero marito e moglie!! Cino era sempre vestito elegantemente e in tutto quello che faceva allo Zecchino d’Oro aveva un grande stile. Proprio allo Zecchino di quell’anno, 1988, partecipò una bambina finlandese di nome Leena che cantava la canzone “Il folletto bianco”. Leena, tre anni più grande di me, mi sembrava grandissima, quasi adulta. Prima della sua canzone, Cino la intervistò e disse qualcosa di questo genere: “Pensate, bambini, quanto sono fortunati i bambini finlandesi perché vanno a scuola solo a sette anni.” E io mi arrabbiavo e volevo urlare a tutti: “Nooooo! Siete più fortunati voi in Italia perché avete il Piccolo Coro!” Allo stesso tempo, mi sentivo lusingata perché Cino aveva fatto un complimento per il mio paese, affermando che i bambini finlandesi erano fortunati e pensavo che forse aveva anche un pochino ragione. Forse la Finlandia era un buon paese da vivere!
Poi tutte le volte che Cino, all’improvviso, diventava serio e chiedeva i soldi per la solidarietà… Lo faceva dal cuore, come se fosse stato lui in prima persona a patire come quei bambini per i quali chiedeva i soldi. Con tanto amore e umiltà nella voce… Insieme a Mariele, Cino aveva un tale approccio con i bambini solisti e coristi che anch’io come spettatrice mi sentivo una bambina da non sottovalutare, un cittadino importantissimo del mondo che avrebbe avuto un FUTURO davanti a sé. (Una parte del merito va naturalmente anche alla speaker finlandese che era bravissima e riusciva a trasmettere il vero spirito dello Zecchino d’Oro ai telespettatori).
Quando se ne andò Mariele, Cino condusse un programma per onorare il suo ricordo, “Ciao, Mariele!” che ho visto circa nel 2001. Una persona che riesce a prendere la parola in tale situazione è un gran uomo. La settimana scorsa ho saputo che anche lui se n’è andato e questi sono stati dei giorni sconsolati, pieni di nostalgia.
Grazie, Cino, per aver allietato le giornate della mia infanzia con il tuo Zecchino d’Oro. Era il colmo del divertimento! Grazie al tuo Zecchino d’Oro, ho imparato una lingua che nessun altro nella mia famiglia o tra i miei amici più stretti capiva e, se adesso la insegno all’università, è in gran parte merito tuo. Tu, che eri nato orfano di padre, hai fatto il padre a tanti bambini.    
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