Avrebbe dovuto andare a cena col marito in un bellissimo posto sulle colline bolognesi: Ca’ Shin. Ma… al suo arrivo si è trovata una folla di persone appostate davanti al locale, di spalle.
Guardando in alto, c’erano delle gigantografie alle finestre che la raffiguravano. E più lei si avvicinava, percorrendo la piccola salita, più si doveva far silenzio, in quella massa scomposta. Poi il segnale “VIA” e tutti ci siamo girati, mostrandole uno striscione, sostenuto da alcuni, tra i quali i suoi genitori. E così Sabrina Simoni, la direttrice del piccolo coro dell’Antoniano di Bologna, è stata accolta da noi tutti, genitori del coro.
Quindi si è resa conto che quella era una festa solo per lei, per i suoi 20 anni di direzione di coro.
Ma il suo viso si è scomposto in un’espressione di stupore, commozione e imbarazzo messi insieme. Dopodiché siamo scesi nel prato e i bambini, che la aspettavano nascosti, sono corsi per circondarla di abbracci. Poi ci siamo sistemati in un piccolo palco fatto di fieno e dopo una degna presentazione fatta di errori sul nome e cognome (perché spesso accade realmente con Sabrina Simoni, Simona Sabrini…! )le abbiamo dedicato una canzone.

Chiaramente era spiritosa, con i testi modificati dal marito Siro e diretti da Daniela che simulava imbarazzata i suoi gesti. E Sabrina, seduta su una balla di fieno, ci guardava divertita e piena di un calore speciale.
Poi abbiamo mangiato qualcosa, mescolati e rilassati, in un grande tavolo in mezzo al prato, spizzicando focaccia, pasta fredda e pizzette.
Ma non è finita. Tornati alla postazione delle balle di fieno, abbiamo guardato dei video, sapientemente montati da alcuni papà del coro. C’erano saluti per Sabrina da tutto il mondo in un misto di dialetti e lingue tra facce mai viste ed ex del coro. Chi salutava da un aereo, chi dal banco di un bar, chi con un cavallo…e chi più ne ha più ne metta.
Poi anche i bimbi le hanno dedicato una canzoncina e lei ascoltava, divertita.
Ma il video più spassoso è stato quello del padrino che parlava di giri loschi nelle selezioni per i bambini, con un doppiaggio da fare invidia a dei professionisti.
Perché sti genitori non se ne stanno con le mani in mano ma anzi, sono in prima linea per combinare cose. E certamente non è facile mettere insieme 50 famiglie senza difficoltà e tante volte anch’io non mi sono trovata d’accordo su alcune scelte ma ieri sera sono stata grata per tutto il lavoro che hanno fatto. Perché Sabrina meritava una grande festa! Infine è arrivato il momento della torta, enorme, con due immagini appiccicate sopra e il dono di un fotolibro con tante dediche più o meno originali che venivano proiettate sul telone. I bambini si sono scatenati  e divertiti e credo che finalmente abbiano potuto capire qual è la vera essenza di un coro…E quella luce alla fine della festa andava dritta in alto…