CRITICA ALLA 1 PUNTATA DEL 60° ZECCHINO D’ORO

CRITICA ALLA 1 PUNTATA DEL 60° ZECCHINO D’ORO

PUNTATA INTEGRALE Festival dello Zecchino d’Oro 60° Zecchino d’Oro – 1a puntata

Sabato 18 novembre è andata in onda su RAI1 la prima puntata del 60° Zecchino d’Oro. Le aspettative per la RAI, suppongo fossero alte,  in seguito agli scarsi ascolti dell’anno scorso. Ma la cara Mamma RAI, tanto mamma non è, visto che il suo caro figlio Zecchino di 60 anni, dovrebbe custodirlo a prescindere, come qualcosa di prezioso, avendone cura e rispetto. E con grande sorpresa è arrivato lo zio Carlo che magari dopo essere diventato papà, si è fatto “piccolo” scegliendo la direzione artistica dello Zecchino a Sanremo. Questa novità m’incuriosiva, considerando che anche se parliamo di un professionista, Carlo Conti, temevo potesse snaturare la manifestazione. Appena ho letto la notizia degli adulti in giuria, ho pensato: “Ecco, questo è l’inizio della fine” ma Fra Giampaolo Cavalli, che ormai si è rassegnato alle mie critiche, mi ha rassicurata nei corridoi dell’Antoniano. In ogni caso questa scelta non mi è piaciuta, perché credo abbia potuto influenzare il voto dei bambini. I giurati: Lino Banfi (autore della canzone “Bambinissimi papà” del 34° Zecchino d’Oro) Cristina D’Avena, Caterina Balivo (neo mamma) e Simone Montedoro, votavano le loro preferenze e commentavano le varie canzoni, dopodiché votavano i 20 bambini giurati. La conduzione è stata affidata a Francesca Fialdini che affiancata a Gigi e Ross (entrambi genitori!) mi è parsa meno granitica. Le canzoni, arrangiate da Beppe Vessicchio mi sono piaciute molto, quest’anno proprio tante. La scenografia dello studio televisivo, vista prima, mi sembrava “esagerata”  ma l’effetto in trasmissione era davvero strepitoso: i cartoni si mescolavano ai solisti ricordando una scena di Mary Poppins… Il primo ospite, Gaetano Curreri, ha cantato un’inedita “Chiedi chi erano i Beatles  accompagnato dal Piccolo Coro “Mariele Ventre” con un’intensità pazzesca.

Poi un’emozionata Cristina D’Avena ha reinterpretato canzoni del passato, indubbiamente accontentando una buona fetta del pubblico zecchiniano. Mi sono piaciute anche le clip fatte ai bambini solisti dello Zecchino, che raccontavano cose semplici del loro quotidiano come “lavarsi i denti” e credo che questo per un bambino telespettatore sia fondamentale ossia, vedere dei bambini normali che vivono un’esperienza speciale come una festa e non come dei bambini in carriera. Al contrario, non mi sono piaciuti i cartellini con il nome dei bambini del coro (come accadde nel 2002/2003?) proprio perché la coralità è “una voce sola” e per non fomentare ulteriormente il fanatismo di quelli che non ne conoscono il significato. Certamente esistono le preferenze di ognuno ma trovo giusto l’anonimato per evitare il divismo. Avrei gradito un intervento della direttrice Sabrina Simoni, di cui si è sentito solo un: “ciao!”. Infine non ho trovato giusta la scelta di fare sentire solo 6 canzoni poiché le 6 rimanenti sono penalizzate. Mi ha commosso l’intervento di Chiara Tortorella mentre parlava del caro Cino e ha ritirato due premi in suo onore, raccontando di aver calcato la sua prima trasmissione proprio allo Zecchino col papà che smise di travestirsi da Mago Zurlì perché era già magico così!” Dopodiché c’è stata l’esibizione di “Prendi un’emozione” cantata e ballata dai ragazzi del Musical “Il magico Zecchino d’Oro” dal vivo. Poi ci sono state delle domande dei bimbi del coro e dei solisti, a Lino Banfi ma mi sembravano poco spontanee. Azzeccata la partecipazione di Thomas, un 17enne cantante che dopo aver cantato in un evidente playback, ha risposto a piccole interviste con delle massime di vita…Dopodiché una bimba, inviata speciale delle mense che in un servizio intervistava volontari e beneficiari con parole toccanti, poi l’intervento di Fra Giampaolo Cavalli con l’invito a regalare loro speranza. Un passo indietro nel tempo grazie al quiz Zecchino, partendo dai “Soliti ignoti” dove mia sorella Barbara doveva essere riconosciuta come l’interprete del 12° Zecchino; un indovinello su un balletto di Topo Gigio e l’ultimo sulla risposta comica di un bambino durante uno Zecchino passato. Per finire un fantastico Shrek come ospite e l’assegnazione della prima canzone classificata: “Una parola magica”, ricantata dall’interprete con i tre conduttori abbassati vicino ai bambini. Ecco, l’ho trovato “abbassato” a misura di bambino.

 

Francesca Bernardi

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