A TU PER TU

Estate del 1972: anche la radio ha da decenni (e lo manterrà sino al 1975) il “Programma per i ragazzi”, un appuntamento di mezz’ora in cui, dal lunedì al venerdì, si può ascoltare tutto ciò che riguarda le più giovani generazioni: romanzi d’avventure sceneggiati, incontri, idee per giochi di società, barzellette, storielle originali. Il mercoledì la trasmissione assume la denominazione di “Programma per i piccoli”, rivolgendosi a un pubblico pre-scolare.
La giornalista e scrittrice calabrese Gina Basso, ormai bolognese d’adozione e fluttuante per lavoro tra Roma e Milano, oltre a curare e condurre nella tarda serata del sabato una rubrica di posta degli ascoltatori adulti alternata all’ascolto di dischi (infatti il programma s’intitola “Lettere sul pentagramma”), ha un’idea per i lunedì pomeriggio estivi del 1972: quello che ancora non si chiama “talk show” e che si basa su domande dei giovanissimi a un adulto maturo ormai affermato. In pratica, i bambini convocati in studio a Roma dialogano con un personaggio importante, non interessa se uomo di cultura o personaggio politico, artistico o sportivo, per scoprire come quest’ultimo si viveva gli spensierati anni infantili e confrontando il tutto con la mentalità dei bimbi dei primi anni Settanta.
Nasce così “A tu per tu”: a tenere a battesimo questa serie radiofonica è l’uomo del momento, il Dottor Massimo Inardi, medico romano trapiantato a Bologna, appassionato di musica classica e di parapsicologia, affermatosi quale super-campione del “Rischiatutto” televisivo di Mike Bongiorno, al che Gina Basso ha un’idea consistente in una sigla musicale della nuova trasmissione basata su un dialogo parlato tra Inardi, appunto, e un bambino, e con il ritornello cantato dal Piccolo Coro dell’Antoniano.

La canzoncina, composta dal Maestro Giordano Bruno Martelli su testo della stessa Basso e del medico-paroliere Luciano Sterpellone, s’intitola anch’essa “A tu per tu” e viene regolarmente incisa su disco. Altri ospiti di questo programma sono, tra gli altri, il pittore Domenico Purificato, i registi cinematografici Federico Fellini e Sergio Leone, l’attore Arnoldo Foà, i comici Alighiero Noschese e Pino Caruso, l’allenatore di calcio Helenio Herrera, il Colonnello Edmondo Bernacca, meteorologo della TV, i giornalisti Ruggero Orlando, in quel periodo parlamentare, e Ugo Zatterin, ma soprattutto l’allora Presidente della Camera dei Deputati e futuro Capo dello Stato Sandro Pertini… e scusate se è poco !

Cesare Borrometi