Undicesima puntata della rubrica ?CHISSÀ CHI LO SA? di Francesca Bernardi per Testimonianze Musicali. Federica Poli racconta la storia legata alla sua esperienza di corista del Piccolo Coro dell’Antoniano. Protagonista a sei anni della tournèe in Giappone nel 1970 insieme a Enrico Scalvini alias Chicco.
Un viaggio intrapreso grazie alla canzone, nel 1969 il brano “Volevo un gatto nero” (di Francesco e Mario Pagano, alias “Framario”, Armando Soricillo e Francesco Saverio Maresca) approdò all’undicesimo Zecchino d’Oro classificandosi ultima. Successivamente riscosse un successo clamoroso, grazie alla reinterpretazione in giapponese Kuroneko no Tango cambiata con il titolo in Tango del gatto nero, cantata dal piccolo Osamu Minagawa che vendette oltre tre milioni di dischi, diventando una specie di inno nazionale. Il gatto nero della canzone in Giappone al contrario dell’Italia, era considerato di buon auspicio, presagio che si realizzò, con il successo della canzone “Volevo un gatto nero”. Grazie alla primissima Eurovisione dello Zecchino d’Oro, il brano arrivò alle orecchie della signora Michiko Sekine, proprietaria d’una casa discografica giapponese che quell’anno partecipò al MIDEM di Cannes (dal 1966 la più grande fiera musicale europea, il Mercato della Musica Internazionale) per poi passare in Italia con lo scopo di informarsi sullo Zecchino d’Oro. Scoprì invece il Piccolo Coro che avrebbe voluto portare in Giappone in tournée ma quando si rese conto che spostare settanta bambini sarebbe stato impossibile, ne scelse due: Enrico Scalvini di quattro anni e Federica Poli di sei. Così nell’estate del 1970 Federica ed Enrico, partirono per un mese in Giappone, per cantare in rappresentanza del Piccolo Coro. Parteciparono a spettacoli, trasmissioni televisive e concerti insieme agli interpreti di Kuroneko no tango per Osamu Minagawa e di Nicchi sgnacchi mucchi mucchi per Reiko Okiayu, convenendo un contratto con Mario Panvini Rosati della International Business di Milano che aveva rilanciato alcuni brani dello Zecchino sul mercato giapponese, presentandoli alle edizioni musicali Suisei-Sha di Tokio.

Ancora oggi il gatto nero continua ad essere di buon auspicio, infatti il 21 agosto 2023  la canzone ha ottenuto la certificazione di Disco d’Oro per aver superato le 50.000 unità vendute. (Fonte sito FIMI)