La storia di Stefano Rigamonti

La storia di Stefano Rigamonti

Quello di giocare con note e parole è sempre stato il mio sogno. Lo era da bambino e, in un certo senso, lo è ancora adesso. Ma si sa, i sogni, più sono belli e più richiedono sudore e dolore. E infatti, prima di riuscire a coronare il mio desiderio di vivere facendo musica, ho dovuto studiare, sperimentare e sbagliare tanto… ma tanto davvero!

Fino a due anni fa ho scritto e prodotto quasi esclusivamente per un target adulto. Mi sono cimentato nel pop, nel rock, nella musica orchestrale, nella musica d’ambiente, nelle colonne sonore, nel jazz, nel gospel e tra le altre cose ho scritto anche un musical.

L’incontro con l’universo dell’Antoniano è avvenuto due anni fa. Dopo aver sentito l’unica mia produzione dedicata ai più piccoli, un mio amico mi ha suggerito d’inscrivermi al bando di concorso dello zecchino d’oro. Io ero completamente estraneo al mondo dello zecchino. Non sapevo né che esistesse un concorso e né in che periodo andasse in onda il programma. In ogni caso, lottando contro il mio pessimismo ho deciso di mandare tre brani tra i quali si nascondeva “Raro come un diamante”.

Vi lascio immaginare la sorpresa quando ho ricevuto la telefonata di Fabrizio che mi diceva che Raro era stata presa… e pensare che io quella canzone neanche la volevo mandare, pensavo che fosse troppo da grandi… e invece.

Devo dire che l’ambiente dello zecchino mi ha sorpreso e toccato profondamente. Bella gente, professionisti preparati e un modo di trattare i bambini in quanto tali e non come piccole star, per non parlare del motore di solidarietà che si nasconde dietro le luci della ribalta.

Quest’anno partecipo con “Una parola magica”, una canzone delicata, intima ma allo stesso tempo forte e luminosa. È un brano al quale tengo molto e che spero davvero possa fare del bene a tante persone, bambini e non.

1 comment

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  1. Renato

    18 Dicembre 2017 at 13:38

    Salve; sono un pianista ed insegnante di potenziamento musicale alla scuola media. Vorrei congratularmi per la splendida vittoria come autore per lo Zecchino d’oro 2017. Una canzone davvero ben fatta che mi è subito piaciuta al primo ascolto. Beh, pensavo che una canzone così matura per il mondo infantile possa benissimo reggere il confronto con altre in contesti diversi. Francamente pensavo che lei avesse collaborato anche “con e per” interpreti adulti. Penso ne avrebbe tutte le carte in regola. Un caro saluto da parte mia e Ad Maiora.

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